Il nuovo anno parte dal Pacifico, tra luci e inquietudini
Il 2026 è iniziato come da tradizione nel Pacifico, dove i primi brindisi hanno accolto il nuovo anno mentre gran parte del mondo era ancora immersa nel 31 dicembre. Ma il passaggio al nuovo anno, seppur segnato da spettacoli pirotecnici e celebrazioni, è avvenuto in un clima di forte incertezza globale, con conflitti ancora aperti e tensioni geopolitiche irrisolte.
In Nuova Zelanda, a Wellington, i primi rintocchi della mezzanotte hanno illuminato il cielo con spettacolari fuochi d’artificio, seguiti dalle celebrazioni in Australia, Giappone e Corea del Sud. Tuttavia, l’atmosfera festosa è stata accompagnata ovunque da un senso diffuso di cautela.
Happy New Year from #Sydney! 🎆 A breathtaking fireworks display over the iconic Sydney Harbour set the perfect tone to welcome 2025 in style.✨ #SydNYE
— Sydney.com (@sydney_sider) December 31, 2024
📷: IG/_danieltran_ for Sydney pic.twitter.com/fQgy5uDTnE
L’ombra delle guerre: Ucraina e Medio Oriente
Mentre il mondo brindava, il presidente russo Vladimir Putin si è rivolto alla nazione con un messaggio di fine anno carico di significato politico. Alla vigilia del 2026, il leader del Cremlino ha ribadito la fiducia nella “vittoria” russa nel conflitto in Ucraina, giunto ormai al suo quarto anno, nonostante i tentativi di mediazione internazionale e le iniziative diplomatiche promosse anche dal presidente americano Donald Trump, tornato alla Casa Bianca.
La tensione resta alta anche in Medio Oriente. Nella Striscia di Gaza, dove la tregua rimane fragile, il nuovo anno si apre con l’ombra di una possibile ripresa delle ostilità, mentre la comunità internazionale continua a chiedere una soluzione stabile.
Australia: celebrazioni tra lutto e sicurezza rafforzata
A Sydney, uno dei palcoscenici simbolo del Capodanno globale, i tradizionali fuochi d’artificio sull’Harbour Bridge hanno illuminato il cielo, ma non senza un momento di raccoglimento. Alle 23 locali, la città si è fermata per ricordare le vittime dell’attacco di Bondi, avvenuto poche settimane prima.
Una menorah luminosa è stata proiettata sul ponte simbolo della città, mentre le autorità hanno rafforzato le misure di sicurezza: oltre 1.000 agenti sono stati impiegati per garantire lo svolgimento degli eventi. Il premier del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, ha parlato di “una notte di memoria e resilienza”.
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha riconosciuto come il Paese abbia affrontato un anno complesso, sottolineando però la capacità degli australiani di reagire con unità e senso civico.
In Asia è già 2026
In Giappone, migliaia di persone si sono riunite nei templi buddisti di Tokyo per ascoltare il tradizionale suono delle campane di mezzanotte, simbolo di purificazione e rinascita. A Seul, in Corea del Sud, la cerimonia del Bosingak ha segnato l’arrivo del nuovo anno con il consueto conto alla rovescia. A Hong Kong, il grande spettacolo pirotecnico previsto nella baia di Victoria è stato annullato in omaggio alle 161 persone morte nell’incendio di un complesso residenziale a novembre.
[🎉 Hong Kong Countdown Cheat Sheet🌟 ]
— Hong Kong (@discoverhk) December 31, 2025
Hong Kong is ready to ring in the New Year! Light shows, buzzing parties, live DJs and themed celebrations are happening all across the city. From stunning waterfront views to vibrant street gatherings, there’s no shortage of ways to… pic.twitter.com/VLn0R0OcgK
New Year celebrations started in Tokyo, Japan 🇯🇵 pic.twitter.com/1UeuuKIyFa
— Seascape Nature (@SeascapeNature) December 31, 2025
Il countdown a Rio de Janeiro
In America Latina, invece, lo spettacolo più imponente andrà in scena a Rio de Janeiro, in Brasile. Oltre 2,5 milioni di persone affolleranno la spiaggia di Copacabana per assistere a uno dei più grandi spettacoli pirotecnici del mondo: dodici minuti di fuochi e 1.200 droni a illuminare il cielo brasiliano.
Un 2026 tra speranze e incertezze
I messaggi dei leader mondiali riflettono un clima complesso. Il presidente cinese Xi Jinping ha inviato gli auguri a Vladimir Putin, auspicando un rafforzamento della cooperazione strategica tra Cina e Russia. Dagli Stati Uniti, Donald Trump ha affidato ai social il suo messaggio di inizio anno, parlando di forza economica, sicurezza e orgoglio nazionale.
Il 2026 si apre dunque tra celebrazioni e timori, con un mondo che guarda al futuro con speranza ma anche con la consapevolezza delle sfide ancora aperte. Un nuovo anno che, più che mai, chiede stabilità, dialogo e pace.

