Almeno 18 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo israeliano su un affollato mercato nel centro della Striscia di Gaza, a Deir al-Balah. L’incursione, condotta da droni nelle prime ore del 27 giugno, ha colpito un’unità della polizia di Hamas che operava in abiti civili tra i banchi del mercato. Secondo fonti mediche e testimonianze raccolte dalla BBC, tra le vittime ci sono anche un bambino e sette agenti.
Un attacco nel cuore della fame
Fonti ospedaliere locali hanno riferito ad Al Jazeera che nelle ultime 24 ore almeno 72 persone sono state uccise in diversi attacchi condotti dalle forze israeliane a Gaza. Solo nelle ultime quattro settimane, secondo l’ufficio stampa del governo locale, 549 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano di accedere a beni umanitari, e oltre 4.000 sono rimasti feriti in prossimità dei centri di distribuzione della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta anche da Israele e Stati Uniti.
L’attacco a Deir al-Balah si inserisce in questo contesto disperato, dove la fame ha trasformato la distribuzione degli aiuti in un campo di battaglia. Secondo le prime ricostruzioni, la polizia locale stava cercando di fermare venditori che rivendevano beni umanitari sottratti ai camion degli aiuti. Alcuni commercianti, armati, avrebbero reagito, scatenando una situazione caotica. Pochi istanti dopo, i droni hanno colpito.
Le vittime: tra forze dell’ordine e civili
Le forze colpite appartenevano all’unità “Sahm”, una brigata della polizia legata a Hamas ma che include anche membri di altre fazioni. In quel momento stavano sequestrando sacchi di farina da redistribuire alla popolazione, secondo fonti locali. Le immagini circolate dopo l’attacco mostrano corpi a terra, sangue sui muri e civili in fuga nel panico. Il Ministero dell’Interno di Hamas ha definito l’incursione “un crimine contro chi cercava di mantenere l’ordine”.
Israele non commenta, ma resta la tensione
Da Tel Aviv non è arrivata ancora alcuna dichiarazione ufficiale sull’operazione. Tuttavia, Israele ha più volte accusato Hamas di usare la distribuzione degli aiuti per consolidare il proprio controllo militare. Secondo l’esercito israeliano, anche le forze di polizia locali sono da considerarsi parte integrante dell’apparato militare nemico.
Fame, assedio e caos: la popolazione al collasso
Il quadro che emerge è drammatico. Con oltre 45.000 morti dall’inizio del conflitto, secondo il Ministero della Sanità di Gaza, e una speranza di vita crollata di oltre 30 anni in un solo anno, la popolazione della Striscia è allo stremo. Le distribuzioni di cibo, sempre più rare e caotiche, si trasformano spesso in scontri o tragedie. Il mercato di Deir al-Balah non è più solo un luogo di commercio: è diventato il simbolo della fame che uccide, con o senza bombe.