La tensione durante la diretta di Ore 14 e la replica a Dentro la notizia: ‘Volevamo che fosse un momento intimo’
A distanza di poche ore dalla diretta di Ore 14, che ha documentato i momenti di tensione durante la riconsegna della cagnolina Bianca, la madre e il patrigno di Pamela Genini hanno replicato al programma di approfondimento Dentro la notizia, condotto da Gianluigi Nuzzi su Canale 5.
Una Smirnova, la mamma di Pamela, ha chiarito che il caos con la chiamata dei carabinieri è stato causato dalla presenza delle telecamere: «Volevamo che il ritorno a casa della cagnolina fosse un momento intimo».
Il patrigno ha aggiunto: «Dopo tredici giorni interminabili abbiamo denunciato. Oggi volevano riconsegnarcelo con le televisioni al seguito, per questo abbiamo chiamato i carabinieri. Pensavamo che questa signora venisse in privacy e non che si presentasse in équipe. Pensavamo che venisse qualcuno con il cuore e non tutti questi giornalisti al seguito».
L’uomo ha spiegato di non escludere un possibile dietrofront rispetto alla denuncia presentata all’ex di Pamela Genini, Francesco Dolci.
Qual era il problema con la volontaria?
Durante l’intervista a Dentro la notizia è stato sottolineato che esistono tutti i documenti che certificano la proprietà di Bianca, smentendo le voci sul microchip mancante.
«La volontaria dell’associazione Dimensione Animale di Bergamo avrebbe dovuto chiamarci, rintracciarci e dirci che ci consegnava la cagnolina in separata sede», ha precisato il patrigno.
Aggiungendo sulla querela: «Ci ragioneremo un attimo, non vogliamo far del male a nessuno».
La mamma di Pamela Genini: “Non volevo aggredire nessuno”
Una Smirnova ha voluto chiarire il proprio ruolo nell’episodio: «Mi dispiace se la volontaria si è sentita aggredita, mi dispiace. Non avevo nessuna intenzione di aggredirla, volevo solo prendere la cagnolina che tratteneva in braccia. Se fosse venuta senza i giornalisti, non ci sarebbero stati problemi».
La donna ha aggiunto: «Noi non volevamo questo clamore mediatico che hanno scatenato. Volevamo solo riportare a casa la cagnolina di mia figlia».
E ha concluso sulla propria reazione: «Non devo spiegazioni a nessuno. Finalmente la cagnolina di mia figlia è tornata a casa».
La denuncia e il sequestro urgente
La denuncia a Francesco Dolci era stata sporta dopo i ripetuti rifiuti alla riconsegna della cagnolina. La madre di Pamela ha deciso quindi di rivolgersi alla Procura della Repubblica di Milano, chiedendo il sequestro urgente di Bianca, per tutelarla da ulteriori maltrattamenti e riportarla a casa in sicurezza.
L’intera vicenda ha alimentato un acceso dibattito mediatico, reso ancora più controverso dalla diretta televisiva che ha documentato il momento della riconsegna e le tensioni con la volontaria.

