Una mattina d’estate drammatica a Venezia: Bianca D’Este, 80 anni, è deceduta per un colpo di calore tra le calli del sestiere Cannaregio. L’anziana, uscita di casa alle prime luci del giorno per evitare il caldo eccessivo, ha perso la vita intorno alle 8.30 nei pressi del ristorante Vecia Cavana, proprio nel cuore della città lagunare.
I primi sintomi: spossatezza e giramenti di testa
Testimoni oculari raccontano di aver visto la signora barcollare. Il titolare del ristorante, Enrico Marsilli, l’ha fatta sedere e le ha offerto dell’acqua. Bianca lamentava giramenti di testa e forte debolezza, sintomi tipici di un colpo di calore. Dopo essersi ripresa apparentemente, ha provato a rimettersi in cammino, ma è crollata a terra pochi metri più avanti.
Inutili i soccorsi: il cuore si è fermato
Inutili i soccorsi del personale del ristorante e di una passante, seguiti a breve dal Suem 118. I sanitari hanno provato a rianimarla, ma il cuore non ha più ripreso a battere. Il caldo torrido di questi giorni, con temperature già vicine ai 30°C alle 8 del mattino, è probabilmente la causa del collasso.
Il corpo vegliato per ore: assenza di pompe funebri disponibili
Quello che ha lasciato la città attonita è stata l’attesa straziante: il corpo di Bianca D’Este è rimasto in strada per quasi quattro ore, vegliato dal marito in lacrime. Le imprese funebri erano tutte impegnate in altri servizi e nessuno è riuscito a intervenire tempestivamente per il trasporto in obitorio.
Una tragedia pubblica davanti a passanti e turisti
L’accaduto ha avuto come cornice una delle zone più frequentate di Venezia. Decine di persone hanno assistito, increduli, a quella scena toccante e straziante. Le autorità sono arrivate poco dopo: una pattuglia dei Carabinieri, seguita dal sostituto procuratore Giovanni Gasparini, ha svolto i rilievi necessari per autorizzare il nulla osta alla sepoltura.
Ricordi e dolore: “Festeggiavano qui le nozze di diamante”
Il titolare del ristorante ha ricordato con commozione: “Bianca e suo marito erano clienti affezionati, solo pochi mesi fa hanno celebrato qui i 60 anni di matrimonio. Una notizia che ci lascia distrutti.”
Emergenza caldo a Venezia: gli avvisi del Comune
Il Comune aveva già lanciato l’allarme, diffondendo consigli per affrontare l’ondata di calore. L’invito principale era rivolto agli anziani: evitare di uscire nelle ore più calde, rimanere in luoghi climatizzati e bere almeno due litri d’acqua al giorno, anche in assenza di sete.
Tra le soluzioni proposte: frequentare musei civici climatizzati, biblioteche comunali, centri anziani o ambienti freschi come grandi supermercati. In caso di sintomi sospetti, è essenziale chiamare immediatamente il 118 o consultare il proprio medico per eventuali modifiche alla terapia.