Nel riquadro Diana Siminescu investa e uccisa a CalvageseNel riquadro Diana Siminescu investa e uccisa a Calvagese

Il dramma nella notte sulla Provinciale 78

Calvagese della Riviera è ancora sotto shock per la morte di Diana Siminescu, 44 anni, investita e lasciata morire in un fosso lungo la Strada Provinciale 78, nella notte tra giovedì e venerdì. Alla guida dell’auto che l’ha travolta, secondo quanto accertato dagli inquirenti, c’era una 24enne residente nella zona, ora indagata per omicidio stradale e fuga dal luogo dell’incidente.

La giovane, rientrando dal lavoro, avrebbe raccontato di non essersi accorta di aver colpito una persona. «Pensavo di aver urtato un sasso», ha dichiarato agli agenti, spiegando di essersi fermata poco più avanti senza notare nulla di anomalo.


L’ultima passeggiata di Diana

La vittima, madre di quattro figli e moglie di Luca Righetti, agente di polizia locale, aveva trascorso la serata con alcuni amici, rientrando a piedi verso casa a Carzago, frazione di Calvagese. Era solita fare passeggiate notturne per rilassarsi, nonostante la pericolosità di quel tratto di strada, privo di marciapiedi e illuminazione.

Un testimone aveva segnalato al 112 la presenza di una donna a piedi su quel tratto buio poco prima di mezzanotte, definendola “un pericolo”. Circa mezz’ora dopo, un automobilista di passaggio ha notato il corpo di Diana senza vita e ha lanciato l’allarme.


La scoperta dell’auto grazie al carrozziere

Il giorno successivo, il padre della 24enne, ignaro dell’accaduto, ha portato la sua Audi A3 nera dal carrozziere per riparare i danni alla parte anteriore sinistra. È stato proprio l’artigiano a collegare quei segni all’investimento di cui parlavano i notiziari, allertando la polizia.

Le indagini, già in corso, si erano concentrate su un’Audi A3 nera grazie ai frammenti di carrozzeria ritrovati sul luogo dell’incidente. I numeri seriali incrociati con un database avevano confermato il modello dell’auto.


Una comunità in lutto

Diana Siminescu, originaria della Romania, aveva lavorato a lungo nella ristorazione prima di dedicarsi alla famiglia. Lascia il marito e quattro figli di età compresa tra i 5 e i 17 anni.

L’intera comunità di Calvagese è sconvolta per la tragedia. La strada dove è avvenuto l’impatto, già teatro di altri incidenti, viene indicata dai residenti come particolarmente pericolosa, soprattutto nelle ore notturne.

I funerali si terranno martedì nella chiesa parrocchiale di Calvagese, dove amici, parenti e conoscenti si riuniranno per l’ultimo saluto a una donna ricordata come dolce, solare e sempre dedita alla famiglia.


Le parole della 24enne agli inquirenti

Davanti alla Polizia Stradale, la giovane ha ribadito di non essersi resa conto della gravità dell’impatto: «Non mi sono accorta di nulla. Pensavo fosse un sasso». Ora dovrà rispondere dell’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso.

Le indagini proseguono per ricostruire ogni dettaglio della dinamica e capire se vi siano state eventuali responsabilità ulteriori.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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