Choc a Cerreto d’Esi, per la morte del carabiniere Domenico CaradonnaChoc a Cerreto d’Esi, per la morte del carabiniere Domenico Caradonna

Chi era il carabiniere morto alla Festa dell’Uva

La comunità marchigiana è sconvolta dalla morte improvvisa dell’appuntato scelto con qualifica speciale Domenico Caradonna, 46 anni, originario di Bari e residente a Pesaro. Venerdì sera, mentre prestava servizio d’ordine alla tradizionale Festa dell’Uva di Cerreto d’Esi, è stato colpito da un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo.

I soccorsi e l’incredulità del pubblico

L’episodio è avvenuto intorno alle 22:30, davanti a colleghi e cittadini. I carabinieri presenti sono intervenuti immediatamente, seguiti dai sanitari sul posto. Le manovre di rianimazione sono proseguite a lungo, fino al trasporto d’urgenza in ospedale da parte del 118. Purtroppo, ogni tentativo si è rivelato inutile.

La festa è stata subito interrotta e centinaia di persone, ancora incredule, hanno lasciato l’area in silenzio.

Una vita dedicata al servizio

Caradonna era in servizio a Pesaro dal 2012 e faceva parte dell’unità cinofila. Il suo compagno di lavoro inseparabile era Kevin, un cane antidroga addestrato esclusivamente da lui. Insieme avevano preso parte a numerose operazioni in tutta Italia: a Napoli il fiuto di Kevin aveva permesso di individuare 30 chili di eroina nascosti su un’imbarcazione, mentre in Toscana lo scorso anno avevano scovato 20 chili di cocaina occultati in vari nascondigli.

Padre di una bimba, il ricordo della comunità

Molto stimato sia come professionista sia come uomo, Caradonna era sposato e padre di una bambina di 7 anni. A Pesaro i cittadini lo incontravano spesso nei parchi o in stazione, durante i controlli di ordine pubblico. La sua presenza era considerata un punto di riferimento per la comunità e per i colleghi.

Il sindaco di Cerreto d’Esi, David Grillini, ha espresso il cordoglio a nome di tutta la comunità: «Ci stringiamo al dolore della sua famiglia e dei colleghi, visibilmente provati. È stata una tragedia che ci ha lasciato senza parole».

La difficile decisione sul proseguimento della festa

Il giorno dopo l’accaduto, le istituzioni locali e le associazioni coinvolte hanno valutato se sospendere del tutto la manifestazione. La scelta finale è stata quella di proseguire, per non penalizzare le associazioni di volontariato che organizzano l’evento e che da esso ricavano fondi essenziali. Tuttavia, è stato stabilito di osservare un minuto di silenzio in memoria di Caradonna all’inizio della corsa delle botti, appuntamento centrale della festa.

Il cordoglio dell’Arma

Il SIM Carabinieri Marche ha diffuso una nota toccante: «Domenico era un professionista esemplare, sempre disponibile e animato da profonda umanità. La sua dedizione al servizio resterà un esempio indelebile».

La notizia della sua morte si è diffusa rapidamente in tutte le caserme della regione, suscitando sgomento e commozione.

Un’eredità di impegno e umanità

La perdita di Caradonna lascia un vuoto profondo non solo nella sua famiglia ma anche nell’Arma e tra i cittadini che lo conoscevano. La sua storia testimonia quanto sia importante il sacrificio quotidiano di chi lavora per garantire sicurezza e legalità.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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