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Diana Pifferi, la zia si presenta al processo con una maglietta speciale: ‘Mia sorella deve pagare’

“Diana era la bimba più bella del mondo, non si meritava tutto questo, lei deve pagare per ciò che ha fatto”. Così Viviana Pifferi, zia della piccola Diana, lasciata morire di stenti dalla madre, Alessia Pifferi, accusata di omicidio volontario aggravato.

Viviana Pifferi chiede giustizia per la nipote e si scaglia contro la sorella Alessia

Al termine della prima udienza davanti ai giudici della Corte d’Assise di Milano, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, la zia della bambina di 16 mesi trovata morta un anno e mezzo fa. La piccola fu lasciata da sola in casa, in un appartamento di Milano in via Parea, per 6 giorni Alessia Pifferi che in quei giorni aveva raggiunto il compagno a Bergamo. “Deve pagare” – ha ripetuto in lacrime la zia di Diana che si è presentata in aula con una maglietta con stampata la foto della nipote.

La zia di Diana in aula con la maglietta con la foto stampata della nipote

La 36enne rischia l’ergastolo. L’udienza è stata aggiornata all’8 maggio perché l’imputata ha cambiato nuovamente il legale difensore affidandosi ad Alessia Pontenani dopo che il precedente avvocato ha rinunciato alla difesa della donna. Il rinvio è stato concesso dai giudici data la “delicatezza e complessità del procedimento”. Madre e sorella di Alessia Pifferi si sono costituiti parte civile tramite il legale Emanuele De Mitri.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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