La 18enne scomparsa a CaorvignoLa 18enne scomparsa a Carovigno

Il tragico ritrovamento della 18enne

Dopo quattro giorni di angoscianti ricerche, la tragica verità è emersa: Mariia Buhaiova, studentessa ucraina di 18 anni, si è tolta la vita nella campagna di Carovigno, in Puglia. La ragazza, scomparsa il pomeriggio di venerdì 4 luglio dal villaggio turistico dove stava svolgendo uno stage, è stata trovata impiccata a un albero, a meno di mezz’ora a piedi dal luogo in cui alloggiava.

Gli ultimi istanti di vita di Mariia nei filmati delle telecamere di sorveglianza

Le telecamere di sorveglianza del lido dell’Aeronautica hanno immortalato gli ultimi momenti di Mariia mentre si dirigeva verso una strada sterrata che conduce alla macchia mediterranea, ma le ricerche non avevano fino a quel momento individuato il corpo, nascosto in un’area poco visibile. I primi accertamenti medico-legali indicano che il gesto estremo è avvenuto lo stesso giorno della scomparsa.

Le cause del suicidio restano ancora ignote, ma emergono dettagli sullo stato d’animo della giovane. Descritta da chi la conosceva come introversa e riservata, Mariia non faceva parte del gruppo degli altri ragazzi impegnati negli stage nella zona, preferendo la solitudine.

Le possibili cause dietro il gesto estremo

La svolta negativa sembra essere coincisa con la comunicazione della mancata trasformazione del suo tirocinio in un contratto di lavoro, un fatto che potrebbe averla profondamente delusa. In camera ha lasciato effetti personali, documenti e numeri di telefono annotati, mentre il cellulare trovato addosso è stato sequestrato dai carabinieri per indagini più approfondite. La famiglia, già informata tramite il consolato, si sta organizzando per raggiungere l’Italia.

Sul luogo del ritrovamento si sono recati il pm di turno, i carabinieri della scientifica, i vigili del fuoco e il sindaco di Carovigno, Massimo Lanzillotti, che aveva diffuso l’allarme sui social network. Il corpo è stato trasportato all’obitorio di Ostuni, dove si attende la decisione sulla possibile autopsia.

Un confronto con casi simili

La tragedia riporta alla mente un caso simile accaduto pochi giorni prima a Bergamo, dove una ragazza ucraina di 14 anni si è tolta la vita prima di sostenere l’esame di terza media, lasciando un messaggio di addio alla famiglia.

Questi episodi lanciano un segnale forte sulla difficile condizione psicologica vissuta da molti giovani migranti e studenti, spesso lontani da casa, privi di supporti solidi e confrontati con grandi incertezze sul proprio futuro.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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