Nube di cenere e gas su Catania
L’eruzione dell’Etna del 2 giugno 2025 è cominciata con un evento improvviso e potenzialmente pericoloso: il crollo parziale del fianco nord del cratere di Sud-Est. Secondo l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), il cedimento ha generato un flusso piroclastico che ha sollevato una nube di cenere e gas alta chilometri, ben visibile da tutta la piana di Catania e oltre.
La dinamica, pur già osservata in passato, è stata una delle più violente degli ultimi anni. L’intero versante ha rilasciato improvvisamente grandi quantità di materiale incandescente e cenere, che si sono sollevate rapidamente, alimentate dalla pressione interna al vulcano.
Il vulcano si infiamma: fontane di lava e colate nella Valle del Bove
A seguito del crollo, l’attività eruttiva si è intensificata rapidamente. Il cratere ha iniziato a emettere fontane di lava con boati continui, che nella notte tra il 2 e il 3 giugno hanno illuminato l’intera zona orientale della Sicilia. Si è registrato un piccolo trabocco lavico che ha generato una modesta colata nella Valle del Bove.
Il tremore vulcanico ha raggiunto livelli molto alti, con un epicentro localizzato proprio nella zona del cratere collassato. L’attività stromboliana, già presente nei giorni precedenti, si è trasformata in una fase parossistica spettacolare ma contenuta nella zona sommitale, già interdetta al pubblico.
L’aeroporto di Catania non si ferma
Il collasso e la nube iniziale hanno portato alla dichiarazione di allerta zona rossa, il massimo livello per il traffico aereo. Tuttavia, le condizioni del vento e la direzione della nube – spinta verso ovest-sudovest – hanno evitato disagi all’aeroporto di Catania Fontanarossa, rimasto regolarmente operativo.
Dopo alcune ore, l’allerta è stata ridotta a livello arancione, segno di una progressiva normalizzazione dell’attività vulcanica.
🇮🇹ITALIA
— Mónica Saade (@MonicaSaadeX) June 2, 2025
Erupción inesperada del volcán Etna en Sicilia 🇮🇹
Este 2 de junio, el Etna tuvo una fuerte explosión repentina que provocó pánico entre turistas y visitantes, quienes huyeron ante la lluvia de cenizas y material volcánico.#Etna #volcán #erupción pic.twitter.com/rIGN5IjPed
L’energia cala, ma l’evento resta eccezionale
Con il passare delle ore, il tremore vulcanico ha cominciato a scendere, passando da molto alto a medio. Anche l’attività infrasonica è diminuita, segno che il picco eruttivo era ormai superato.
Stefano Branca, direttore dell’Osservatorio Etneo, ha dichiarato:
“Non si registrava un collasso e un’eruzione così intensa dal 2021. Per dinamica e impatto visivo è tra gli eventi più significativi dell’ultimo decennio.”
Un’eruzione virale: immagini spettacolari, ma tutto sotto controllo
Le immagini della nube, del fuoco e della lava hanno fatto il giro del web. Video da Nicolosi, Catania e dai droni dei turisti mostrano esplosioni coreografiche e lingue di lava incandescenti. Un’eruzione scenografica, ma – come sottolineano gli esperti – gestita con prontezza grazie al monitoraggio continuo.
L’eruzione si inserisce in un ciclo attivo cominciato mesi fa e conferma che l’Etna resta una delle strutture vulcaniche più dinamiche d’Europa, ma anche tra le più sorvegliate.
Incredible photo of the eruption of Mount #Etna pic.twitter.com/gZksNowUlW
— Oo ps (@ps_trump) June 2, 2025