Alessio Tucci e Martina CarbonaroAlessio Tucci e Martina Carbonaro

Da Poggioreale a un altro penitenziario: cambio di carcere per Tucci

Alessio Tucci, il giovane accusato dell’omicidio pluriaggravato di Martina Carbonaro, è stato trasferito dal carcere napoletano di Poggioreale a un altro istituto penitenziario della Campania. A confermare la notizia è il suo avvocato, Mario Mangazzo, che ha parlato di “motivi di sicurezza” alla base del provvedimento.

Il 19enne, che a luglio compirà vent’anni, si trova ora in una nuova struttura più sorvegliata e meno esposta a rischi legati all’elevata risonanza mediatica del caso. La richiesta di trasferimento era stata presentata dallo stesso legale durante l’udienza di convalida del fermo, esprimendo timori per possibili aggressioni da parte di altri detenuti.


Reo confesso e accusato di efferatezza

Tucci ha confessato di aver ucciso la sua ex fidanzata, la 14enne Martina Carbonaro, nel campo Moccia di Afragola. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’ha colpita con diverse pietre dopo che lei aveva rifiutato un suo tentativo di riavvicinamento.

Le indagini, coordinate dalla procura di Napoli Nord, hanno delineato un quadro particolarmente grave. Nella ordinanza del gip Stefania Amodeo, si parla di “crudeltà”, “efferatezza”, e una “allarmante personalità” incapace di controllare gli impulsi.

Emergono inoltre elementi di premeditazione e dissimulazione: Tucci avrebbe partecipato alle ricerche della ragazza e mentito ai genitori subito dopo la scomparsa, provando anche a disfarsi dei vestiti sporchi di sangue.


L’autopsia e i dubbi sul racconto di Tucci

Domani sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Martina presso l’istituto di medicina legale di Napoli. Secondo una prima consulenza, la ragazza sarebbe morta dopo lunghi minuti di agonia, contrariamente a quanto dichiarato da Tucci, che aveva affermato di averla coperta con detriti solo dopo che aveva smesso di respirare.

Un dettaglio che, se confermato, aggraverebbe ulteriormente il quadro accusatorio, in cui già si contestano le aggravanti dell’occulamento di cadavere, della crudeltà, e della minore età della vittima.


Familiari importunati: la denuncia del legale

Il trasferimento di Tucci non è stato deciso solo per la sua tutela personale, ma anche per una situazione di tensione che ha coinvolto i suoi familiari. “Sono stati importunati mentre consegnavano un borsone con degli indumenti all’esterno del carcere di Poggioreale”, ha spiegato l’avvocato Mangazzo.

Un episodio che ha contribuito a rendere necessario lo spostamento in una struttura meno esposta e con maggiore controllo sugli accessi.


I motivi del carcere e il pericolo di recidiva

Il giudice ha motivato la custodia cautelare in carcere sottolineando il “pericolo concreto di reiterazione di reati della stessa specie”. Il comportamento post-delitto, la freddezza, e la disinvoltura nel confondere le indagini hanno portato a ritenere che nessun’altra misura cautelare sarebbe stata idonea.

La figura di Alessio Tucci viene descritta come quella di un giovane apparentemente insospettabile, ma che avrebbe agito con estrema violenza e lucidità. La relazione era terminata due settimane prima, ma secondo quanto riferito da amici e conoscenti, il ragazzo non aveva accettato la fine del rapporto.


Prossimi passi: autopsia, perizie e nuove testimonianze

L’inchiesta è ancora in fase di approfondimento. Nei prossimi giorni, oltre all’autopsia, saranno acquisite ulteriori testimonianze, analisi dei dispositivi elettronici e accertamenti psicologici sull’indagato.

Si attendono anche eventuali valutazioni psichiatriche per comprendere meglio la personalità di Tucci e il contesto emotivo che ha portato all’omicidio. Non si esclude la nomina di consulenti tecnici di parte sia da parte della difesa che della procura.


Un delitto che ha scosso un’intera comunità

Il caso di Martina Carbonaro ha scosso profondamente Afragola e l’intera area metropolitana di Napoli. La giovane vittima, descritta come una ragazza solare e generosa, frequentava la scuola media e sognava di fare la veterinaria.

In molti si sono stretti attorno alla famiglia durante le ricerche e, successivamente, al momento del tragico ritrovamento. Il sindaco di Afragola ha annunciato una giornata di lutto cittadino per i funerali.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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