Julia Marie GaiserJulia Marie Gaiser

Bressanone in lutto per la sua giovane campionessa

La comunità di Bressanone è sconvolta dalla notizia della morte di Julia Marie Gaiser, 23 anni, pattinatrice artistica di talento e studentessa universitaria. La giovane è rimasta vittima di un drammatico incidente stradale a Salisburgo, città austriaca dove si era trasferita per portare avanti i suoi studi accademici.

Secondo la ricostruzione delle autorità locali, Julia stava percorrendo in bicicletta la pista ciclabile lungo la Gaisbergstraße, una delle arterie più frequentate della città. All’altezza dell’incrocio con via Fadinger, è stata travolta da un camion che stava svoltando a destra. L’impatto, violentissimo, non le ha lasciato scampo: nonostante i tentativi immediati di rianimazione da parte dei soccorritori, la giovane atleta è deceduta sul posto.


Le indagini sull’incidente

La polizia austriaca ha aperto un’inchiesta per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Il conducente del mezzo pesante, subito sottoposto ad alcoltest, è risultato negativo. Restano da verificare eventuali profili di responsabilità legati alla manovra di svolta e alla visibilità in prossimità dell’incrocio.

Le autorità locali stanno anche analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, per stabilire se la giovane ciclista avesse la precedenza e se vi siano state mancanze da parte dell’autista del camion.


Il cordoglio delle istituzioni e del mondo sportivo

La tragedia ha suscitato profonda commozione non solo a Bressanone ma in tutto l’Alto Adige. Il sindaco Andreas Jungmann, intervistato dal Corriere dell’Alto Adige, ha espresso il proprio dolore:

“Porgo di cuore le mie condoglianze alla famiglia Gaiser. Si tratta di una grande perdita, soprattutto per il mondo dello sport”.

Anche la Federazione Italiana Sport Ghiaccio ha ricordato Julia attraverso le parole di Anneliese Schenk, responsabile provinciale del settore pattinaggio artistico:

“Aveva iniziato tardi l’attività sul ghiaccio, intorno agli 8 anni, quando molte bambine cominciano già a 4 o 5 anni. Nonostante questo era riuscita a ottenere buoni risultati grazie alla costanza e agli allenamenti quotidiani. Per lei il pattinaggio era tutto. Aveva anche indossato la maglia della nazionale per un periodo”.


Una vita dedicata al ghiaccio

Nata e cresciuta a Bressanone, Julia Marie Gaiser aveva saputo conquistarsi uno spazio importante nel panorama sportivo locale e nazionale. La sua passione per il pattinaggio artistico era diventata presto un impegno quotidiano, tra allenamenti intensi e competizioni che l’avevano portata a farsi notare anche oltre i confini regionali.

Il suo talento le aveva aperto la strada verso la nazionale giovanile italiana, esperienza che rappresentava per lei un orgoglio e un traguardo significativo. Parallelamente, Julia non aveva mai trascurato gli studi, scegliendo di trasferirsi a Salisburgo per proseguire la sua formazione universitaria.


Il ricordo di chi la conosceva

Amici, compagni di allenamento e allenatori la descrivono come una ragazza determinata, sorridente e sempre pronta a incoraggiare gli altri. Una giovane donna capace di trasformare il sacrificio in entusiasmo, con la capacità di trasmettere energia positiva anche nei momenti più difficili.

Sui social, nelle ore successive alla tragedia, sono stati numerosi i messaggi di cordoglio. Molti hanno ricordato Julia come “un raggio di luce sul ghiaccio” e “un esempio di dedizione e passione”.


Un addio che lascia un vuoto profondo

La morte di Julia Marie Gaiser rappresenta una perdita immensa per la sua famiglia, per la comunità di Bressanone e per l’intero movimento sportivo altoatesino. Il suo percorso, interrotto troppo presto, lascia l’immagine di una giovane promessa che aveva ancora molto da dare, sia nello sport che nella vita. Le indagini proseguono, ma il dolore resta incancellabile.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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