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Long Covid e sintomi: quando il virus non passa

Nei pazienti affetti da Long Covid, i sintomi persistono anche dopo la guarigione clinica dall’infezione SARS-CoV-2. Questa condizione, definita per l’appunto Long Covid, nota anche come sindrome post-COVID-19 o PASC (acronimo inglese di Postacute sequelae of SARS-Cov 2 infection) si manifesta col perdurare anche per mesi o addirittura anni dei sintomi correlati a questa infezione. In particolare i pazienti possono accusare la persistenza di sintomi quali difficoltà a respirare, affaticamento, dolore al torace, confusione mentale, eruzioni cutanee, dolori muscolari e articolari ed altri ancora. Il perdurare di questi sintomi va ad incidere in maniera significativa sulla qualità della vita di questi pazienti. Vi è chi ad esempio non riesce a tornare al lavoro, con tutte le conseguenze del caso.

Long Covid: c’è una cura?

Allo stato attuale non esiste una cura per il trattamento della sindrome post-Covid-19, tuttavia un aiuto importante potrebbe derivare dall’impiego dagli antistaminici, farmaci facilmente reperibili in qualsiasi farmacia.

Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della California di Irvine (UCI), in collaborazione con i colleghi del Dipartimento di Biostatistica e Scienze della Salute dell’Università dell’Indiana, della Facoltà di Infermeria dell’Università di Miami e del College di Medicina della Mayo Clinic, ha preso in esame i casi di due donne di 50 anni colpite dal Long Covid.

Nel primo caso si tratta di una infermiera contagiata nel gennaio del 2020 ancor prima quindi che il coronavirus si diffondesse in tutto il mondo. Se la fase acuta durò meno di un mese, la donna nei mesi successivi ha continuato ad avvertire sintomi quali affaticamento mal di testa, eruzioni cutanee, dolore al torace. La svolta arriva nel giugno del 2020 quando inizia ad assumere un farmaco contro l’allergia, la difenidramina, che determina un miglioramento dei suoi sintomi della Long Covid. I medici che la tenevano in cura hanno poi ottimizzato il trattamento sostituendo il farmaco con 50 milligrammi di idrossizina pamoato. La donna ha potuto così tornare lavoro perché i suoi sintomi sono quasi del tutto scomparsi.

Il secondo caso riguarda una insegnante che dopo l’infezione aveva sintomi quali eruzioni cutanee, tachicardia, dolori muscolari e articolari. La donna, che da anni utilizza farmaci antistaminici per le allergie stagionali, un giorno decide di sostituire la fexofenadina con 25 milligrammi di difenidramina. I sintomi post Covid migliorano nettamente. Il suo medico le ha perfezionato la cura prescrivendole due distinti antistaminici. Il risultato è che oggi ha recuperato quasi il 100% della sua condizione.

Marco Troisi

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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