Le molestie scoperte dalla madre del giovane alunno
Anna Plaksyuk, 27 anni, insegnante di scuola primaria a Toksovo, in Russia, è stata condannata a nove anni per abusi sessuali su un bambino di 11 anni. I fatti sono emersi a gennaio 2024 grazie alla madre della vittima.
Un quadro inquietante
L’insegnante, all’epoca dei fatti 25enne e sposata, avrebbe molestato il minore per mesi. Lo costringeva a contatti fisici in aula e gli inviava immagini esplicite via WhatsApp, chiedendogli lo stesso. Gli abusi, iniziati nel novembre 2023, sono stati scoperti dalla madre del ragazzo, che ha trovato contenuti inquietanti sul suo telefono il 31 gennaio 2024. Durante il processo in Russia, è emerso che
Plaksyuk costringeva il ragazzo a toccarle il seno e a baciarla sulle labbra.
La scoperta e l’arresto
In alcune circostanze lo chiudeva in classe e accarezzandogli le parti intime attraverso i vestiti. Nonostante l’iniziale incredulità di alcuni genitori, che descrivevano Plaksyuk come “l’insegnante dei sogni”. I contenuti sono stati trovati dalla madre sul cellulare del figlio. Plaksyuk ha ammesso i fatti, sostenendo che il ragazzo “le mostrava attenzione”. È stata arrestata e successivamente condannata.
Una pena severa ma ridotta
La pena poteva arrivare fino a 20 anni. La donna ha già scontato un anno in custodia cautelare. Dopo il rilascio, non potrà insegnare per almeno un anno.
Conseguenze per il ragazzo
Il minore ha evitato la scuola per lungo tempo dopo l’arresto dell’insegnante. L’avvocato Ilya Rusyaev ha sottolineato i danni psicologici subiti e l’importanza della severità in casi simili. Plaksyuk aveva conseguito l’abilitazione all’insegnamento solo tre anni prima delle accuse e lavorava in una scuola a Toksovo, nella regione di Leningrado.