Marco GiosaMarco Giosa

Una settimana di silenzio: ricerche senza sosta

È trascorsa una settimana senza alcuna notizia di Marco Giosa, 23 anni, studente universitario scomparso improvvisamente da Roma lo scorso 11 dicembre. Le ricerche, coordinate dalle forze dell’ordine, proseguono senza sosta e si estendono ormai su più regioni.

A rendere pubblico l’allarme è stato il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, che ha diffuso l’appello attraverso i propri canali social, rilanciato nelle ore successive anche da trasmissioni televisive e associazioni di volontariato.


Chi è Marco Giosa

Marco è uno studente universitario fuorisede, originario di Tito, piccolo comune della provincia di Potenza. Si era trasferito nella Capitale per frequentare l’Università La Sapienza, dove aveva avviato il suo percorso accademico.

Viveva nel quartiere Pietralata, in un appartamento condiviso con un coetaneo. Nulla, secondo quanto riferito dalla famiglia, lasciava presagire una scomparsa così improvvisa, sebbene il ragazzo avesse confidato di attraversare un periodo di fragilità emotiva.


L’ultimo contatto e l’allontanamento

La sera di giovedì 11 dicembre, Marco Giosa si è allontanato dall’abitazione senza più fare ritorno.
Gli ultimi contatti telefonici con la famiglia risalgono a poche ore prima:

  • il 10 dicembre una telefonata con il padre
  • successivamente alcuni scambi con la sorella

Durante quei contatti, Marco avrebbe parlato di ansia e attacchi di panico, rassicurando però i familiari sulle sue condizioni. Poi, improvvisamente, il silenzio.

Il telefono cellulare, da quel momento, risulta spento o irraggiungibile. Marco avrebbe detto di averlo smarrito prima di allontanarsi.


L’allarme e l’avvio delle indagini

Dopo i tentativi a vuoto di contattarlo, i genitori hanno presentato denuncia di scomparsa ai carabinieri della stazione del comune potentino. Da lì è scattato il coordinamento con i carabinieri di Roma, che hanno immediatamente avviato le ricerche.

Le indagini si sono rapidamente ampliate oltre i confini della Capitale.


Avvistamenti e spostamenti: Cologno Monzese e Torino

Secondo quanto emerso dalle attività investigative e dal tracciamento degli spostamenti, Marco si sarebbe mosso inizialmente verso Cologno Monzese, in provincia di Milano, per poi raggiungere Torino.

A confermarlo è stata anche la sorella Mariapia Giosa, intervenuta nella puntata del 17 dicembre di “Chi l’ha visto?”:
«Tramite tracciamento è emerso che si è spostato prima a Cologno Monzese e poi a Torino».

Gli inquirenti stanno analizzando le ultime transazioni effettuate con la carta ricaricabile dello studente, nella speranza di ricostruire i suoi spostamenti e individuare eventuali contatti.


L’appello della famiglia a Chi l’ha visto

Nel corso della trasmissione televisiva, la sorella ha lanciato un accorato appello:
«Marco, ti prego fatti sentire, chiama a casa. Con me puoi parlare di tutto, anche con i nostri genitori, sono molto comprensivi. Ci manchi tantissimo, noi abbiamo bisogno di te e tu di noi».

Parole che restituiscono il clima di angoscia e attesa che accompagna queste ore.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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