La scoperta in mare: il sub vede un corpo a poche centinaia di metri dalla riva
Una giornata iniziata come tante, a Torre dell’Orso, si è trasformata in un incubo per l’intero Salento. Intorno alle 14.30 di martedì 18 novembre un subacqueo impegnato in una immersione avvista un corpo che galleggia tra le onde, non lontano dalla riva. Il ritrovamento avviene in una delle zone più frequentate della marina di Melendugno.
Il sub, sconvolto, contatta immediatamente la Capitaneria di porto. La motovedetta della Guardia costiera di Otranto raggiunge l’area, non senza difficoltà per via delle condizioni del mare, e recupera la salma.
Fin da subito tatuaggi e piercing permettono di ipotizzare che si tratti di una donna giovane. L’identità ufficiale ancora non c’è, ma i sospetti puntano immediatamente su una donna segnalata come scomparsa poche ore prima.

La Prefettura attiva l’allerta: si cerca una 35enne e suo figlio di 9 anni
La Prefettura di Lecce viene informata per consultare il registro delle persone scomparse. Nelle stesse ore un uomo si presenta nella caserma dei Carabinieri di Calimera: è l’ex marito di Najoua Minniti, 35 anni, originaria di Polistena e residente nel comune salentino.
L’uomo denuncia la scomparsa della donna e del figlio, un bambino di 9 anni, che quella mattina non si era mai presentato a scuola. Nessun contatto, nessun segnale. Un silenzio irreale che aumenta il timore degli investigatori.
La coincidenza temporale tra il corpo ritrovato in mare e la denuncia di scomparsa sembra troppo netta per essere ignorata. Le indagini accelerano. “Siamo sgomenti e attoniti davanti a una notizia del genere. Non riesco a immaginare il dolore dei compagni di squadra quando domani non lo vedranno arrivare” – ha detto il sindaco di Calimera, Gianluca Tommasi.
Il figlio trovato morto in casa con ferite da arma da taglio
La corsa disperata delle forze dell’ordine per ritrovare il bambino finisce in tragedia. In serata i Carabinieri fanno irruzione nella casa di Calimera dove la donna viveva col figlio.
La scena che si trovano davanti è agghiacciante: il corpo del piccolo è nella camera da letto, senza vita. Sul corpo sono presenti ferite da arma da taglio.
Un’immagine devastante, che congela il paese e lascia sotto shock anche gli investigatori. L’abitazione viene immediatamente posta sotto sequestro.
Le prime analisi sul corpo della donna: morte recente, dinamica ancora da chiarire
Il corpo della donna viene trasferito nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Da un primo esame del medico legale, la morte risalirebbe solo a poche ore prima del ritrovamento. Gli esami autoptici e i rilievi tecnico-scientifici nell’abitazione saranno decisivi. Le forze dell’ordine stanno analizzando:
- il cellulare della donna,
- le telecamere della zona,
- i movimenti di entrambi nelle ore precedenti la tragedia,
- eventuali messaggi o contatti che possano chiarire il contesto.
La Procura di Lecce non esclude nulla: omicidio, omicidio-suicidio, o altre dinamiche ancora da ricostruire.

