Nunzia CappitelliNunzia Cappitelli

Cosa è successo nell’appartamento di Piscinola? Le prime ore di indagine

Una ferita alla testa, una bottiglia di vetro rotta sul pavimento, la porta chiusa ma facilmente apribile, il corpo della 51enne Nunzia Capitelli trovato senza vita nel suo appartamento appena ristrutturato in piazza Sant’Alfonso, nel quartiere di Piscinola.
È questo lo scenario che gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno trovato quando un conoscente, insieme a uno dei due uomini da lei denunciati in passato, ha scoperto la donna riversa a terra.

Nunzia viveva da sola. A trovarla, ieri pomeriggio, sono stati proprio il più giovane degli stalker che nella circostanza era in compagnia di un amico.

Ferita alla testa: caduta accidentale o femminicidio? Le due piste

Il primo esame esterno del medico legale non ha dato risposte definitive. La ferita alla testa potrebbe essere compatibile con una caduta per malore, ma gli investigatori non escludono l’ipotesi di una dinamica violenta.

La bottiglia in frantumi trovata vicino al corpo aggiunge un ulteriore elemento di incertezza.
La domanda che gli inquirenti si pongono è una sola:
Nunzia è caduta da sola o qualcuno l’ha fatta cadere?

Perché si indaga sugli stalker? Il passato inquieto della vittima

Nunzia Capitelli aveva sporto due denunce per stalking: una contro un uomo di 21 anni, che aveva frequentato, e una seconda nei confronti di un altro uomo più grande d’età. Entrambi sono stati ascoltati come persone informate sui fatti.

Uno dei due era presente proprio al momento del ritrovamento del cadavere.

La Procura sta ricostruendo le dinamiche degli ultimi mesi della vittima, mentre le testimonianze di amici e familiari stanno delineando una donna spesso sola, ma che aveva manifestato preoccupazione per alcune presenze insistenti nella sua vita.

La porta chiusa dall’interno: un dettaglio che può cambiare tutto

La doppia porta dell’abitazione risultava chiusa, ma non in modo tale da escludere un accesso dall’esterno: si tratta infatti di un sistema che può rimanere accostato senza scattare del tutto, offrendo la possibilità di aprirlo senza forzature.

Un particolare che gli investigatori considerano chiave nella ricostruzione di quanto accaduto.

Cosa può rivelare l’autopsia? Le prossime ore decisive

La direzione dell’inchiesta dipende ora dall’autopsia, che verrà effettuata a inizio settimana.
Tre sono gli scenari al vaglio:

  • malore improvviso con caduta fatale,
  • incidente domestico,
  • aggressione con esito mortale.

Sarà l’esame del medico legale a stabilire se la ferita è compatibile con una semplice caduta o con un colpo violento.

Il quartiere sotto shock: fiori, preghiere e l’ultimo incontro col parroco

Questa mattina, davanti al piccolo basso dove Nunzia viveva da pochi mesi, sono comparsi fiori e un biglietto:
«Alla cara Nunzia, preghiamo per te».

Don Pasquale Fioretti, parroco della chiesa di San Giovanni Battista e Sant’Alfonso, che sorge proprio di fronte all’abitazione della donna, l’ha ricordata come una persona riservata, spesso silenziosa, talvolta in chiesa per un saluto o una richiesta di benedizione.

Il sacerdote ha raccontato anche di averla vista solo pochi giorni prima, mentre usciva dalla sua casa: «Stava bene. Ci siamo salutati».

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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