Saray Arias Fernandez è stata investita e uccisa a NapoliSaray Arias Fernandez è stata investita e uccisa a Napoli

Nel tragico incidente ha perso la vita la 20enne spagnola Saray Arias Fernandez

La notte tra giovedì 18 e venerdì 19 settembre si è trasformata in tragedia sul Corso Umberto I di Napoli. Un Suv guidato da un ragazzo di 18 anni ha travolto e ucciso Saray Arias Fernandez, 20 anni, studentessa spagnola in città per il programma Erasmus presso l’Università Parthenope.

La giovane, originaria di Ponferrada (provincia di León), stava attraversando la strada quando è stata colpita violentemente dal veicolo. I soccorsi sono stati immediati, ma la studentessa è morta poco dopo a causa delle gravissime ferite.


Le testimonianze dei commercianti

Il dramma ha riacceso i riflettori sul degrado e sulla pericolosità di Corso Umberto. Numerosi commercianti della zona hanno denunciato la mancanza di sicurezza: “Corrono come fosse una pista di Imola”, racconta la titolare di un bar. “La scarsa illuminazione e la scarsa visibilità dei semafori rendono la situazione ancora più pericolosa”.

Un altro commerciante parla di incidenti frequentissimi: “Molti automobilisti accelerano per non perdere il verde. Servono dossi e misure concrete per fermare questa strage annunciata”.


L’indignazione per la giovane età del conducente

Il fatto che al volante ci fosse un ragazzo di soli 18 anni alla guida di un Suv di grossa cilindrata ha sollevato indignazione. “Un giovane così inesperto non dovrebbe avere in mano un mezzo tanto potente”, ha denunciato una residente.

Le autorità stanno valutando le responsabilità del conducente e la dinamica esatta dell’impatto.


Il cordoglio della città e dell’università

La morte di Saray Arias Fernandez ha scosso non solo la comunità studentesca, ma l’intera città di Napoli. L’Università Parthenope e l’Università di León hanno espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia.

“Era una ragazza piena di entusiasmo e di sogni, rappresentava il meglio della nostra comunità accademica”, si legge in una nota dell’ateneo spagnolo.


Le istituzioni in contatto con la famiglia

L’assessore al turismo del Comune di Napoli, Teresa Armato, si è attivata per mantenere i rapporti con l’ambasciata spagnola e con i familiari della ragazza, in arrivo dall’estero. Il Comune si è dichiarato pronto a fornire sostegno, anche se gran parte dell’assistenza sarà gestita direttamente dall’università.


Un lutto che diventa denuncia

La morte della giovane studentessa diventa simbolo di un’emergenza cittadina: la sicurezza stradale nel centro di Napoli. Residenti, commercianti e associazioni chiedono interventi urgenti per fermare le corse folli e rendere le strade più sicure.

Il ricordo di Saray Arias Fernandez resterà legato non solo alla tragedia della sua vita spezzata, ma anche alla speranza che la sua morte possa portare a un cambiamento concreto per evitare altri incidenti mortali.

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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