La Procura di Frosinone ha aperto un'inchiesta sulla morte di un neonatoLa Procura di Frosinone ha aperto un'inchiesta sulla morte di un neonato

La morte del piccolo Francesco e l’apertura del fascicolo

La Procura di Frosinone ha aperto un fascicolo sulla morte del piccolo Francesco Roma, deceduto nella notte tra venerdì 26 e sabato 27 settembre presso il Policlinico Umberto I di Roma. Il neonato, nato solo cinque giorni prima all’ospedale Santissima Trinità di Sora, era stato trasferito d’urgenza nella Capitale dopo che i medici avevano notato gravi difficoltà nell’aumento di peso nonostante le regolari “poppate”.

L’inchiesta, affidata alla Procura ciociara, mira a chiarire le circostanze che hanno portato alla morte del bambino, il cui quadro clinico era peggiorato rapidamente nonostante i protocolli di emergenza attivati dai sanitari romani.


Le denunce dei genitori e la richiesta di verità

I genitori, Eleonora Minotti e Christian Roma, entrambi originari di Arnara, hanno presentato una formale querela presso i Carabinieri di Frosinone. Con l’assistenza legale degli avvocati Marco Torriero e Marco Maietta, hanno chiesto il sequestro delle cartelle cliniche sia dell’ospedale di Sora che del Policlinico Umberto I, oltre allo svolgimento immediato dell’autopsia sul corpicino del figlio.

Il padre ha scritto sui social un messaggio intriso di dolore e di rabbia: “Nostro figlio è nato sano, vogliamo sapere cosa è successo dopo. Ci hai fatto sognare a tutti, ti chiediamo scusa se non abbiamo potuto fare niente. La vita è stata ingiusta con te, ti vogliamo bene”.


La testimonianza della madre: «Sono nel buio»

La mamma, Eleonora, ha affidato il suo dolore a un lungo e straziante post su Facebook. In quelle parole, che hanno commosso l’intera comunità, ha raccontato la disperazione di una madre che vede svanire in poche ore i sogni di una vita:

“Come si può portare in grembo un bambino per 9 mesi, immaginare la nuova vita insieme, vederlo nascere, sapere che sta bene, preparare tutto per il suo ritorno a casa e poi… il buio più totale. Non lo porterò più in grembo e non potrò nemmeno più abbracciarlo”.

Un dolore devastante che si accompagna alla richiesta di giustizia: “Chi ha sbagliato la pagherà molto cara. La mia povera stellina ha sofferto e il solo pensiero mi lacera. Scoprire la verità non lo riporterà indietro, ma almeno saprò cosa è successo e per lui sarà fatta giustizia”.


Le indagini in corso e il ruolo dei periti

La Procura ha già disposto l’apertura dell’inchiesta e domani è atteso il conferimento dell’incarico al consulente tecnico d’ufficio, che dovrà esaminare la documentazione clinica e stabilire se ci siano state negligenze o errori nelle cure prestate.

L’autopsia rappresenterà un passaggio cruciale per ricostruire le ultime ore di vita del piccolo Francesco e verificare se vi siano state mancanze nell’assistenza medica tra il momento del parto e il successivo ricovero al Policlinico Umberto I.


La comunità di Arnara sotto shock

Ad Arnara, piccolo centro della provincia di Frosinone da cui proviene la famiglia, la notizia ha gettato tutti nello sconforto. Sui social sono centinaia i messaggi di cordoglio, con cittadini e amici che hanno espresso vicinanza ai genitori.

Molti conoscenti hanno ricordato come Eleonora e Christian fossero in attesa di quel bambino con gioia e speranza. Ora tutta la comunità si stringe intorno a loro, chiedendo chiarezza su una vicenda che ha scosso non solo il paese ma anche l’opinione pubblica regionale.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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