Nicholas DeplanoNicholas Deplano

Un sogno diventato realtà

La sua è una storia che commuove e ispira. Nicholas Deplano, 24 anni, originario di Badalucco, in provincia di Imperia, è nato senza arti superiori. Un limite fisico che avrebbe potuto condizionare la sua vita quotidiana e le sue aspirazioni, ma che lui ha trasformato in una sfida personale da vincere. Oggi può dire di avercela fatta: dopo anni di sacrifici, burocrazia e attese, ha ottenuto la patente di guida e può finalmente guidare un’auto speciale utilizzando i piedi.

Per molti la patente è solo un documento banale, un passaggio obbligato verso l’età adulta. Per Nicholas, invece, rappresenta la conquista della libertà e dell’indipendenza. «Per qualcuno la patente è una cosa banalissima, per me è il passepartout per iniziare una nuova vita con un’ottica diversa», ha scritto sui social.


La lunga attesa: sei anni di sacrifici

Il traguardo non è arrivato dall’oggi al domani. Nicholas Deplano ha raccontato di aver impiegato sei anni per completare tutte le pratiche necessarie: documentazione sanitaria, permessi speciali, adattamenti tecnici, esami teorici e infine quello pratico. Un percorso reso ancora più complesso da una regola particolare: per sostenere l’esame, ha dovuto acquistare un’auto modificata a sue spese.

«Io sono un caso unico, giustamente – ha spiegato – ho dovuto comprare la macchina prima di iscrivermi all’esame per la patente». Una condizione che avrebbe scoraggiato chiunque, ma che lui ha affrontato con determinazione.


La forza della famiglia e degli amici

Pur essendo abituato a contare soprattutto su se stesso, Nicholas non ha mai nascosto l’importanza del sostegno ricevuto dalle persone a lui vicine. I genitori, il fratello e alcuni amici sono stati la sua roccia nei momenti più difficili. «Chi mi ha sempre sostenuto, anche solo con una parola goffa, ha avuto un ruolo fondamentale», ha raccontato.

Il giovane dj ligure non vuole però che la sua storia sia letta solo come un esempio personale: il suo messaggio è rivolto a chiunque si trovi davanti a ostacoli apparentemente insormontabili. «Vorrei dedicare questo traguardo a tutti quelli che hanno bisogno di forza: usatela, e se non ce l’avete, createvela».


Una passione che guida il futuro

Oltre al traguardo della patente, Nicholas coltiva da anni un grande amore per la musica. Conosciuto come dj nella sua zona, sogna di poter portare il suo talento anche fuori dai confini liguri. La patente diventa così non solo un simbolo di indipendenza, ma anche un mezzo concreto per inseguire nuove opportunità professionali.

Un’auto modificata con cambio automatico e comandi speciali gli permetterà di muoversi in autonomia, raggiungere i locali in cui lavora e vivere la quotidianità senza dover dipendere sempre dagli altri.


Una lezione per tutti: i limiti si superano

Il percorso di Nicholas Deplano non riguarda solo lui. È una testimonianza forte di come la disabilità non debba essere vista come un ostacolo definitivo, ma come una condizione che richiede creatività, impegno e supporto.

Il suo racconto diventa una lezione di resilienza, un invito a non fermarsi davanti alle difficoltà. La conquista della patente non è solo un documento in tasca: è la prova che, con la giusta mentalità, si possono abbattere barriere e cambiare prospettiva.


Un messaggio di speranza

In un’epoca in cui le notizie negative dominano le cronache, la storia di Nicholas porta un raggio di luce. È un promemoria potente: non importa quanto la vita possa sembrare dura o ingiusta, la determinazione può trasformare ogni limite in una nuova possibilità.

Il giovane ligure non si considera un eroe, ma il suo cammino è destinato a diventare fonte di ispirazione per chiunque stia lottando contro i propri ostacoli. La sua patente non è solo un traguardo personale, ma un simbolo universale di libertà, coraggio e voglia di vivere.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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