Il viaggio da sogno interrotto al gate: cosa è successo
Doveva essere una vacanza speciale, all’insegna del mare, della cultura e della gastronomia campana. La signora Ronilda, cittadina brasiliana, aveva pianificato da tempo il suo viaggio dall’Aeroporto Internazionale di San Paolo fino a Roma, con scalo a Londra, per trascorrere il Ferragosto in uno dei più rinomati alberghi di Salerno.
Tutto era pronto: prenotazioni confermate, valigie pronte e check-in completato. Ma al momento dell’imbarco, la situazione ha preso una piega inaspettata. Le autorità aeroportuali, insieme al personale della compagnia aerea, le hanno impedito di salire a bordo. Il motivo? Secondo quanto comunicato, le norme vigenti non le consentivano di effettuare lo scalo a Londra, nonostante non avesse alcuna intenzione di entrare nel Regno Unito e dovesse solo attendere la coincidenza per l’Italia.
L’avvocato Francesco Liguori: ‘Restrizione ingiustificata’
Per il legale della passeggera, l’avvocato Francesco Liguori — titolare dello Studio Legale KFL Kanzlei Francesco Liguori di Colonia — la vicenda presenta profili di potenziale illegittimità.
L’avvocato ricorda che la Convenzione di Chicago del 1944 e le regolamentazioni IATA riconoscono, in linea generale, il diritto di transito aereo senza necessità di visto d’ingresso, a meno di motivate ragioni legate a sicurezza, sanità pubblica o documentazione incompleta. Se il passeggero possiede tutti i documenti richiesti per la destinazione finale, spiega Liguori, impedirne la partenza potrebbe configurare una restrizione ingiustificata della libertà di circolazione e un inadempimento contrattuale da parte del vettore.
La strategia legale
L’avvocato Liguori ha già inoltrato formali richieste di chiarimento sia alla compagnia aerea sia alle autorità aeroportuali di San Paolo. L’obiettivo è verificare se l’operato sia stato conforme alle norme internazionali e alle condizioni contrattuali del biglietto.
Il legale non esclude azioni legali per ottenere un risarcimento dei danni patrimoniali e morali subiti dalla sua assistita. «Non si tratta solo di un disservizio», ha sottolineato, «ma di una limitazione dei diritti fondamentali del passeggero, con conseguenze economiche e personali importanti».
Ferragosto mancato e amarezza
Per la signora Ronilda, oltre al danno economico, resta soprattutto l’amarezza per un’occasione sfumata. Il suo programma prevedeva passeggiate sul lungomare di Salerno, la vista del Golfo e cene a base di specialità campane. Invece, il Ferragosto si è trasformato in un’attesa forzata a terra, con la delusione di vedere vanificati mesi di preparativi.
Una vicenda che, secondo il suo avvocato, merita chiarezza non solo per tutelare la passeggera, ma anche per evitare che altri viaggiatori si trovino nella stessa situazione in futuro.