La madre di Martina Carbonaro con Patrizio ChianeseLa madre di Martina Carbonaro con Patrizio Chianese

Le polemiche dopo il video con la madre di Martina Carbonaro

Patrizio Chianese, noto su TikTok come “il re degli hot dog”, è finito al centro delle critiche dopo aver pubblicato un video in cui appare con Enza Cossentino, madre della 14enne Martina Carbonaro, uccisa ad Afragola dall’ex fidanzato. Nel video, divenuto virale, Chianese prepara uno dei panini preferiti di Martina in sua memoria.

Il contenuto ha suscitato indignazione, portando all’accusa di aver sfruttato il dolore della famiglia per promuovere la propria attività. Nonostante la rimozione del video e le scuse, le critiche sono continuate, coinvolgendo anche la madre della vittima con legale della famiglia che ha precisato che la madre di Martina non era lucida nel momento in cui è stato realizzato il filmato.


La replica del tiktoker: ‘Non ho approfittato di nessuno’

In un nuovo video pubblicato sui social, Patrizio Chianese ha voluto chiarire la sua versione dei fatti:

“Non è giusto che mi stiano addossando tutta questa mer*a, non ho approfittato di nessuno. La signora è venuta spontaneamente. Mi ha chiesto di fare il panino che preparavo a sua figlia. Mi ha detto anche: ‘Taggami su TikTok, mi chiamo la Pantera di TikTok. Mi dispiace però è andata così. Non dico stronz**e, ho i testimoni”

Il giovane ha ribadito di non aver mai avuto l’intenzione di lucrare sulla tragedia. In quel momento io lo volevo offrire ma la mamma mi ha detto di no e che il lavoro si paga” – ha spiegato. “Ho sempre avuto rispetto per tutti, ma non posso accettare di essere insultato da chi non conosce i fatti” – ha aggiunto puntando il dito contro i “moralisti che parlano senza sapere nulla”.


Un gesto di commemorazione trasformato in caos mediatico

“Se davvero non era lucida, come sostiene l’avvocato, non mi avrebbe chiesto di menzionarla nel video”, conclude Chianese, visibilmente amareggiato. Il caso ha acceso il dibattito su limiti, etica e sensibilità nell’uso dei social in contesti delicati come quello di un lutto recente.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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