La signora dei piccioni intervista da La vita in direttaLa signora dei piccioni intervista da La vita in diretta

Le dichiarazioni a La vita in diretta dopo l’ordinanza del sindaco di Roma

È diventata suo malgrado un personaggio discusso e divisivo: la cosiddetta “signora dei piccioni”, protagonista di un acceso scontro con i residenti del suo quartiere dopo l’ordinanza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri che le vieta di nutrire i volatili. Dopo settimane di silenzio, la donna ha parlato per la prima volta a La Vita in Diretta su Rai 1, nella puntata del 10 settembre, difendendosi dalle accuse e negando di aver continuato a dare cibo agli animali.


Le dichiarazioni in tv: «Non butto più nulla dal balcone»

Intervistata dall’inviato del programma condotto da Alberto Matano, la donna ha ribadito di rispettare il provvedimento comunale: «Non continuo. Non è stata lanciata dal mio balcone. La strada è di tutti» – ha affermato.

Ha poi respinto l’idea che le condizioni del marciapiede sotto casa sua siano imputabili soltanto al suo comportamento: «Non dipende solo da me. Dovevate venire tre anni fa per vedere com’era».

Secondo la “signora dei piccioni”, la sporcizia e la presenza di guano derivano anche da altri fattori, tra cui i rifiuti abbandonati dai residenti. “Qui un giorno c’era una marea di patatina che hanno preso all’alimentari. Buttano l’immondizia da anni. Io non faccio niente”.


L’accusa dei residenti: «Continua a somministrare cibo ai volatili»

Le parole della donna non hanno convinto i vicini, che continuano a denunciarla. Alcuni residenti sostengono che sia stata filmata più volte mentre lanciava mangime dal balcone o depositava cibo nelle aiuole.

«Già due volte ha dato da mangiare ai piccioni», ha dichiarato una residente, lamentando che sul proprio balcone si accumuli quotidianamente guano. Altri sostengono che la donna, o il marito, abbiano lasciato persino prosciutto nelle aree verdi del quartiere per attirare gli uccelli.


Le responsabilità e il nodo della pulizia

Un ulteriore punto di frizione riguarda la pulizia del marciapiede. L’ordinanza comunale, infatti, non solo vieta la somministrazione di cibo ai piccioni ma obbliga anche a mantenere pulita l’area interessata.

Su questo aspetto la donna ha però contestato: «Al mio avvocato non risulta che devo lavare la strada. Lei (riferendosi a una residente, ndr) ha detto che è caduto del mangime, ma non è vero: io non ho buttato niente. L’hanno buttato dal piano di sopra».


Una battaglia che divide il quartiere

La vicenda ha ormai trasformato il condominio in un campo di battaglia quotidiano. Da una parte la donna, che si sente accerchiata e denuncia un clima ostile: «Ho tenuto sotto ostaggio un quartiere? Guardi quanto è piccolo», ha ironizzato davanti alle telecamere.

Dall’altra i residenti, esasperati dal degrado e convinti che la “signora dei piccioni” stia trovando nuove strategie per aggirare i divieti. Il Comune, da parte sua, ha ribadito la validità dell’ordinanza e la necessità di vigilare sul rispetto delle norme.


Un caso simbolo per Roma

La storia della “signora dei piccioni” è diventata un simbolo delle difficoltà di gestione del rapporto tra cittadini, animali urbani e decoro pubblico. Roma, come molte grandi città, convive con il problema della sovrappopolazione dei piccioni, che oltre a danneggiare monumenti e palazzi, rappresentano anche un rischio sanitario.

Il caso ha riacceso il dibattito su quali siano i confini della libertà individuale quando le scelte di un singolo incidono sulla collettività. E mentre il quartiere resta diviso, la battaglia tra la donna e i residenti sembra tutt’altro che conclusa.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *