A distanza di quasi vent’anni dal delitto di Perugia, il nome di Rudy Guede torna a occupare le cronache giudiziarie. Questa volta, l’accusa è di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna.
Un nuovo processo per l’ex condannato del caso Meredith
Guede, 38 anni, aveva scontato 16 anni di carcere per concorso nell’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto nel 2007. Ora, però, dovrà difendersi da nuove e pesanti accuse mosse dalla donna con cui aveva avuto una relazione tra il 2022 e il 2023.
Le accuse e le misure cautelari
L’ex fidanzata, 25 anni, ha raccontato di aver subito pressioni, molestie e infine violenze. “Mi scriveva, mi chiamava, è venuto tre volte a casa senza avvisare”, ha detto nella denuncia che ha dato il via alle indagini.
A dicembre 2023, il tribunale di Viterbo ha disposto il braccialetto elettronico, il divieto di avvicinamento, l’obbligo di comunicazione al questore e il coprifuoco notturno.
La linea difensiva di Guede
L’avvocato Carlo Mezzetti, legale di Guede, ha spiegato che il suo assistito ha scelto il rito ordinario proprio per portare in aula tutte le prove della sua innocenza. “Non ha nulla da nascondere – ha dichiarato – e riteniamo che almeno una delle contestazioni cadrà”.
Guede stesso ha parlato di “clima di pregiudizio” nei suoi confronti, invocando il rispetto della presunzione di innocenza.
Amanda Knox: ‘Non permettete che si sottragga ancora’
Amanda Knox, assolta nel processo per l’omicidio di Meredith, è tornata a commentare il caso, definendo Guede un “assassino dimenticato”. Ha chiesto pubblicamente che le responsabilità vengano accertate fino in fondo.
La prima udienza è fissata per il prossimo 4 novembre. La vicenda è destinata a sollevare ancora una volta un’eco mediatica non indifferente.