Valentino LuchinValentino Luchin

Dal ristorante alle rapine

Da stella della cucina italiana in California a protagonista delle cronache giudiziarie: è la parabola di Valentino Luchin, 62 anni, originario di Este (Padova), arrestato a San Francisco, Stati Uniti, con l’accusa di aver rapinato tre banche nello stesso giorno.

Secondo la polizia, il 10 settembre Luchin avrebbe messo a segno tre colpi nel Central District della città, usando sempre lo stesso metodo: consegnare al cassiere un biglietto scritto a mano con la richiesta di denaro.

Un passato tra fornelli e bancarotta

Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1993, Valentino Luchin aveva costruito una carriera di successo come chef: prima executive al celebre ristorante Rose Pistola di North Beach, poi proprietario dell’Osteria Ottavio a Walnut Creek, chiusa nel 2016 dopo sei anni di attività. Il fallimento lo aveva portato a gravi difficoltà economiche e alla bancarotta.

Precedenti con la giustizia

Non è la prima volta che Luchin finisce nei guai. Nel 2018 era già stato arrestato per una rapina in banca a Orinda, in California, durante la quale aveva sottratto 18mila dollari. Allora si era giustificato parlando dei debiti accumulati e aveva persino scritto una lettera di scuse ai bancari.

L’arresto e le accuse

Gli agenti hanno collegato a Luchin non solo la rapina segnalata in pieno centro, ma anche altri due colpi con dinamiche simili. Lo chef è stato fermato e portato nel carcere di San Francisco con l’accusa di rapina multipla e tentata rapina. Non è stato reso noto l’ammontare della refurtiva.

Un declino amaro

Dopo anni di notorietà nella Bay Area come “ambasciatore della cucina italiana”, Luchin si trova oggi a fronteggiare accuse pesantissime. Il suo nome, un tempo legato alla ristorazione di qualità, rischia ora di restare associato al crimine.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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