Sul posto sono intervenuti i carabinieri di SezzeSul posto sono intervenuti i carabinieri di Sezze

Il gesto che ha paralizzato la strada di Sezze

Martedì 12 agosto, alle 7:30, la tranquillità di Sezze, in provincia di Latina, è stata interrotta da una scena surreale e spaventosa. Una donna, di origine nigeriana e residente in zona, ha spinto il passeggino con all’interno la figlia di due anni e mezzo proprio nel momento in cui stava passando un furgone portavalori.
Il conducente, con un riflesso fulmineo, è riuscito a frenare appena in tempo, evitando per pochi centimetri di travolgere la piccola.

Secondo i testimoni, subito dopo l’accaduto la donna ha iniziato a inveire contro chiunque si avvicinasse, compresa la bambina, manifestando uno stato di agitazione evidente.


I soccorsi immediati e il TSO

Sul posto sono intervenuti in pochi minuti i carabinieri della Stazione di Sezze e un’ambulanza del 118.
Il personale medico, constatata la condizione psicologica alterata della donna, ha disposto il trattamento sanitario obbligatorio (TSO) e il trasferimento immediato in ospedale.

La bambina, pur spaventata e con qualche ecchimosi, è stata medicata e tenuta sotto osservazione all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Dopo le cure, è stata affidata a una casa famiglia, dove resterà in attesa delle decisioni del Tribunale per i Minorenni.


I precedenti: una lite la sera prima

Le indagini hanno rivelato che solo la sera precedente i carabinieri erano già intervenuti presso l’abitazione della donna a causa di una lite con il compagno.
In quell’occasione, la madre aveva dichiarato di essere vittima di maltrattamenti. Questo dettaglio ha spinto gli investigatori a proseguire gli approfondimenti, valutando se situazioni familiari pregresse possano aver influito sul gesto estremo.


La dinamica raccontata dai testimoni

Alcuni passanti hanno assistito a tutta la scena. Raccontano di aver visto la donna avvicinarsi lentamente alla carreggiata, osservare il sopraggiungere del furgone e spingere di colpo il passeggino verso il centro della strada.
Il rumore delle frenate stridenti ha attirato l’attenzione di chi si trovava nei paraggi. Per un attimo, il silenzio è calato sulla via, rotto solo dalle urla di shock di chi aveva assistito all’episodio.


Lo shock dell’autista del furgone

L’uomo alla guida del portavalori è sceso immediatamente dal mezzo, visibilmente scosso. Ha raccontato che la distanza tra il furgone e il passeggino era talmente ridotta da pensare di non poter evitare l’impatto. “Non dimenticherò mai quel momento”, ha dichiarato ai carabinieri.


Indagini in corso

Le autorità stanno cercando di ricostruire ogni dettaglio dell’episodio, valutando le condizioni psichiche della donna e verificando le segnalazioni di violenze domestiche.
Il gesto, fortunatamente, non ha causato la morte della bambina, ma resta un atto di gravità estrema che ha scosso l’intera comunità.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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