Silvana DamatoSilvana Damato

La scoperta shock nel cuore di Milano

Il caso di Silvana Damato ha lasciato attoniti amici e vicini. La donna, ex tabaccaia di 70 anni, è stata rinvenuta senza vita nella vasca da bagno della sua abitazione a Bruzzano, periferia nord di Milano. Nonostante inizialmente si fosse ipotizzato un malore, i primi risultati dell’autopsia hanno cambiato radicalmente la prospettiva: tumefazioni al volto, segni sul collo e l’assenza delle chiavi di casa hanno spinto la Procura ad aprire un fascicolo per omicidio.


Gli ultimi momenti prima della tragedia

L’appuntamento mancato

Silvana aveva un appuntamento con la sua comitiva per giocare a burraco in una caffetteria del Parco Nord. Era solita presentarsi puntuale, ma questa volta non è mai arrivata. Alle prime telefonate senza risposta, gli amici hanno iniziato a preoccuparsi.
La sua bicicletta era ancora parcheggiata sotto casa, segno che non si era allontanata.

L’intervento dei vigili del fuoco

Intorno alle 19:00, i pompieri sono entrati forzando la porta dell’appartamento, chiusa con più mandate. All’interno, il corpo di Silvana Damato giaceva nella vasca piena d’acqua, il volto all’insù, con evidenti segni di violenza. Nessuna traccia delle sue chiavi.


I dettagli che insospettiscono gli inquirenti

La scena del ritrovamento è apparsa subito anomala: l’appartamento era in ordine, senza segni di colluttazione o effrazione. Nessun oggetto di valore sembrava mancare, a eccezione del mazzo di chiavi sparito nel nulla.
Gli inquirenti ritengono che la donna possa aver aperto volontariamente la porta al suo assassino, una persona che conosceva e di cui si fidava.


Le indagini in corso

Autopsia e accertamenti

L’esame autoptico ha evidenziato tumefazioni attorno agli occhi, sul volto e segni evidenti sul collo. Sarà decisivo capire se nei polmoni della vittima vi fosse acqua, elemento che aiuterebbe a stabilire se Silvana Damato sia stata uccisa prima o durante l’immersione in vasca.
Sono stati effettuati anche test tossicologici per verificare la presenza di eventuali sedativi o sostanze stupefacenti.

Analisi delle telecamere e tabulati

I carabinieri stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e incrociando i dati con i tabulati telefonici per tracciare gli spostamenti di chi ha avuto contatti con la donna nelle ultime ore di vita. Gli amici della comitiva e i vicini sono stati ascoltati per ricostruire ogni dettaglio.


Un giallo che inquieta la comunità

Bruzzano è un quartiere abituato alla tranquillità, ma la morte di Silvana Damato ha scosso tutti. Conosciuta per la sua gentilezza e la sua routine precisa, la donna era una figura familiare nel quartiere. Ora, tra sospetti e ipotesi, resta la domanda più inquietante: chi si nasconde dietro questo delitto e perché?

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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