La perdita di una persona cara comporta, oltre al dolore, anche una serie di adempimenti legali e fiscali complessi, tra cui la gestione della successione ereditaria e il calcolo della relativa tassazione. L’Imposta di Successione e Donazione è il tributo principale che colpisce i trasferimenti di beni e diritti per causa di morte in Italia.
La successione per causa di morte è l’istituto giuridico che regola il trasferimento del patrimonio (beni, diritti, ma anche debiti) di una persona deceduta (il “de cuius”) ai suoi eredi o legatari. Il Codice Civile italiano prevede tre diverse tipologie di successione:
- Successione legittima (o ab intestato): si apre quando il defunto non ha lasciato un testamento valido, o quando il testamento dispone solo parzialmente del patrimonio. In questo caso, sono la legge e il grado di parentela a determinare chi sono gli eredi (coniuge, figli, ascendenti, fratelli, parenti fino al sesto grado e, in mancanza di tutti, lo Stato) e in quali quote.
- Successione testamentaria: si verifica quando il defunto ha espresso le sue volontà tramite un testamento (olografo, pubblico o segreto). Il testamento individua gli eredi e i legatari, assegnando quote del patrimonio o beni specifici.
- Successione necessaria: è un limite alla successione testamentaria. La legge riserva inderogabilmente una quota del patrimonio (quota di riserva o legittima) a favore dei parenti più stretti (legittimari), che sono il coniuge, i figli e, in assenza di questi ultimi, gli ascendenti. Se il testamento viola queste quote, i legittimari possono agire in riduzione.
La dichiarazione di successione
La Dichiarazione di Successione è l’atto fiscale obbligatorio che gli eredi e legatari devono presentare all’Agenzia delle Entrate per comunicare i beni caduti in successione e consentire la liquidazione delle imposte. È obbligatoria se nell’asse ereditario sono compresi beni immobili o diritti reali immobiliari. In alcuni casi di eredità di modico valore (inferiore a € 100.000, devoluta al coniuge e parenti in linea retta, senza beni immobili) l’obbligo può decadere.
Tassazione: imposta di successione e altre imposte
La tassazione sulle successioni per trasferimento di beni per causa di morte in Italia si articola principalmente nell’Imposta di Successione e in altre imposte collegate (ipotecaria e catastale, se sono presenti immobili). L’Imposta di Successione si calcola sul valore complessivo netto dei beni ereditati (la base imponibile) e si applica in modo differenziato a seconda del rapporto di parentela tra il defunto e il beneficiario. Le aliquote sono fisse e si applicano sulla parte di valore che eccede la franchigia prevista per ciascuna categoria.
Per i trasferimenti a favore di persone con disabilità grave (ai sensi della Legge 104/1992), è prevista una franchigia elevata di € 1.500.000, indipendentemente dal grado di parentela. L’imposta si applica solo sull’eventuale valore eccedente tale ammontare.
Esenzioni parziali e totali
Non tutti i beni entrano nel calcolo dell’Imposta di Successione. Sono previste alcune importanti esclusioni ed esenzioni. Si parla di:
- Titoli di Stato: titoli del debito pubblico italiani (come i BTP) e altri titoli di Stato o equiparati emessi nell’UE sono esenti dall’imposta.
- Assicurazioni sulla vita: i capitali erogati ai beneficiari di polizze vita sono esenti dall’Imposta di Successione, in quanto non fanno parte dell’asse ereditario.
- Aziende/quote societarie: il trasferimento di aziende, rami d’azienda o quote di controllo in società di capitali è esente, a condizione che i beneficiari (coniuge o parenti in linea retta) proseguano l’esercizio dell’attività per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento.
Adempimenti e modalità di pagamento
Gli adempimenti fiscali sono responsabilità degli eredi e legatari, che sono chiamati a presentare la Dichiarazione di Successione entro 12 mesi. Il pagamento delle imposte (successione, ipotecaria e catastale) deve essere effettuato tramite il Modello F24 o, in caso di autoliquidazione, attraverso i dati forniti nella dichiarazione (IBAN). La mancata o tardiva presentazione della Dichiarazione di Successione, o il ritardato/insufficiente versamento delle imposte, comporta l’applicazione di sanzioni e interessi legali.