Jacopo Peretti è morto nell'esplosione della palazzina a TorinoJacopo Peretti è morto nell'esplosione della palazzina a Torino

Esplosione Torino, 5 feriti nella notte tragica di via Nizza

Un’esplosione violentissima, avvenuta nel cuore della notte a Torino, ha sconvolto via Nizza. Poco dopo le 3:10 del 30 giugno, una deflagrazione ha devastato il quinto piano di un palazzo al civico 389, provocando un incendio che ha coinvolto almeno quattro appartamenti e costretto all’evacuazione di tre intere scale.

Il bilancio è drammatico: un uomo di 35 anni, Jacopo Peretti, è morto tra le macerie. Viveva in un appartamento al secondo piano, adiacente a quello da cui è partita l’esplosione. Il suo corpo è stato ritrovato dai vigili del fuoco alcune ore dopo, durante le operazioni di messa in sicurezza dell’edificio.

Devastazione in via Nizza, a Torino, dopo l'esplosione della palazzina nella notte
Devastazione in via Nizza, a Torino, dopo l’esplosione della palazzina nella notte

Chi era Jacopo Peretti

Originario di Mazzè (TO), Jacopo Peretti si era trasferito da tempo a Torino, dove lavorava per Jphonia, una società di consulenza energetica. Collaborava anche con una palestra, era laureato in Amministrazione, Finanza e Controllo all’Università di Torino, dopo il diploma al liceo scientifico Newton di Chivasso. Descritto da amici e colleghi come una persona gentile e riservata, era molto apprezzato in ambito professionale.

Secondo quanto emerso, al momento dello scoppio Jacopo stava dormendo e non avrebbe avuto il tempo di mettersi in salvo.

Famiglie evacuate e palazzo inagibile

Sono circa 30 le famiglie evacuate, alcune nella notte, altre nelle ore successive, a causa dei danni strutturali riportati dallo stabile. Il tetto è crollato, e quattro appartamenti sono stati dichiarati inagibili già nelle prime ore. La corrente, il gas e l’acqua sono stati immediatamente disattivati per motivi di sicurezza.

Il condominio comprende più civici. Alcuni residenti sono stati ospitati da parenti nelle vicinanze, altri hanno trovato sistemazione in autonomia. Gli appartamenti del civico 8 e 6 sono stati completamente evacuati, mentre nel civico 4 si attende ancora l’ok per il rientro.

Le testimonianze dei residenti

“Mi ero appena messo a letto, ho sentito un boato simile a un fulmine e subito dopo una cascata di detriti”, racconta Massimo Valle, che abita in via Nizza. “Ho visto il tetto dell’ultimo piano rovesciarsi praticamente sulla strada. Poi le urla, la gente che chiedeva aiuto. C’era panico, fumo e vetri ovunque”.

Molti, come lui, hanno pensato a un attacco o a un attentato: “Con le notizie che arrivano ogni giorno, il pensiero è corso subito a un missile. Un appartamento sventrato, le auto distrutte in strada: sembrava una zona di guerra”.

I feriti e le condizioni più gravi

Oltre alla vittima, almeno cinque persone sono rimaste ferite in modo serio. Si tratta di una famiglia di origine egiziana – madre, padre e due figli di 12 e 6 anni – che abitava accanto all’appartamento di Jacopo. Ferito anche un ragazzino di 12 anni, residente al piano sottostante, figlio di una coppia di origine rumena. I due bambini sono in condizioni gravi.

Altre tre o quattro persone hanno riportato ferite più lievi e sono già state dimesse dagli ospedali cittadini.

Le indagini e le cause ancora da chiarire

Sul posto sono intervenuti fin da subito i vigili del fuoco, otto squadre in totale, insieme alla polizia e al sostituto procuratore Dionigi Tibone, che coordina le prime indagini. Al momento non è ancora possibile stabilire con certezza le cause dell’esplosione. L’appartamento da cui sarebbe partito lo scoppio era disabitato: la famiglia che lo occupa si trova in vacanza.

Secondo le prime ricostruzioni, lo scoppio potrebbe essere stato causato da una fuga di gas, ma nessuna ipotesi viene esclusa, nemmeno un malfunzionamento di impianti o dispositivi.

Il messaggio del ministro Zangrillo

In mattinata è arrivato anche il commento del ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, che ha espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie coinvolte:

“Ci sono notizie che colpiscono al cuore. A Torino, un’esplosione ha portato via la vita a un ragazzo di 35 anni. Sono rimaste ferite cinque persone, tra cui una bambina e un bambino in gravi condizioni. Il pensiero va alla vittima, ai feriti, a chi ha perso tutto. Grazie a chi è intervenuto subito con coraggio e generosità”.

La situazione resta critica

Le operazioni di messa in sicurezza dell’edificio sono ancora in corso e il rientro dei residenti non è previsto nell’immediato. In parallelo, la procura proseguirà nelle prossime ore con gli accertamenti tecnici, anche attraverso la nomina di un perito, per far luce su quanto accaduto.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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