Renato Pozzetto ha festeggiato 85 anniRenato Pozzetto ha festeggiato 85 anni

Una festa intima per i suoi 85 anni

Renato Pozzetto ha spento 85 candeline il 14 luglio in un’atmosfera intima ma carica di emozioni. La celebrazione si è svolta nella sua amata villa affacciata sul lago, dove ha accolto figli, nipoti e alcuni amici di sempre.

Gli ospiti d’onore: Andrea Pucci e Massimo Boldi

Tra i presenti non potevano mancare Andrea Pucci e Massimo Boldi, protagonisti – come raccontato dallo stesso Pozzetto in un’intervista al Corriere della Sera – di una serata “un casino bestiale”.

«Abbiamo riso, bevuto, mangiato. Pucci mi ha fatto ridere fino alle lacrime», ha dichiarato il comico. Ma non tutto è stato spensierato: proprio in quella villa, due anni fa, Pozzetto era stato trasportato d’urgenza in elicottero al San Raffaele dopo un grave malore. «Mi hanno salvato la vita», ha confessato con gratitudine.


Dai campi allagati alle curve di Edwige Fenech

Pozzetto, icona dell’umorismo lombardo, ha rievocato con ironia alcuni retroscena dai suoi film più amati.

Il “bagno” memorabile ne Il ragazzo di campagna

In particolare, ha ricordato le riprese di Il ragazzo di campagna (1984): «Feci alzare le chiuse delle risaie e mi inginocchiai per simulare l’allagamento. Urlai: “Basta acqua!”».

La vasca bollente con Edwige Fenech

Ancora più succoso l’aneddoto da La patata bollente (1979), film diretto da Steno. Durante una scena in vasca da bagno con Edwige Fenech, la troupe dovette interrompere le riprese per un guasto tecnico.

«Lei uscì, l’acqua scese e io rimasi… come dire, su di giri. Un tecnico mi guardò e disse: ‘Farai anche due lire, ma che vitaccia!’».

Una scena indimenticabile, e un ricordo che ancora oggi Pozzetto racconta con malizia e tenerezza.


Cochi, Jannacci e l’umorismo dei cortili milanesi

Cresciuto in una Milano segnata dalla povertà del dopoguerra, Pozzetto ha raccontato di aver vissuto in quelle che definisce “case minime”.

Dall’osteria al palcoscenico: come nasce Cochi e Renato

Con Aurelio “Cochi” Ponzoni ha condiviso le origini artistiche nei bar e nelle osterie: «L’umorismo nasceva nei cortili, tra la gente. Lui suonava la chitarra e improvvisavamo». Dal Cab 64 al Derby, fino agli sketch con Jannacci, Gaber e Lucio Fontana, Cochi e Renato sono diventati un fenomeno nazionale.


Mariangela Melato, il vino, e quel… “Eh la Madonna”

Renato Pozzetto oggi produce vino – il “Liseiret” – anche se, ironia della sorte, non può più berlo.

Il fascino discreto di Mariangela (e lo smacco con Sophia Loren)

Tra le sue preferenze femminili spicca Mariangela Melato: «Mi piaceva perché era brava, non solo bella». Meno fortunato l’incontro con Sophia Loren: «L’ho salutata ai David, ma non mi ha filato».

La celebre battuta? Nata per colpa di un topless

La sua iconica esclamazione “Eh la Madonna!” nasce proprio da un episodio goliardico: «Un’aspirante attrice mostrò il seno. Noi fingevamo di essere i fratelli Taviani e io dissi: “Eh la Madonna!”. Rimase per sempre».

Oggi Pozzetto vive lontano dai riflettori, ma confessa che i giovani lo riconoscono ancora. E sull’aldilà: «Non ci credo. E mi dispiace: avrebbe dato forza».

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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