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Sanremo 2022, Efe Bal contro Checco Zalone: ‘Monologo stupido, favorisce l’omofobia’

Un “monologo stupido” e in favore dell’omofobia: è questo l’insindacabile giudizio della trans più famosa d’Italia: Efe Bal, che si scaglia contro il comico pugliese Checco Zalone e la sua performance sul palco di Sanremo 2022 dove ha interpretato un’ironica favola contro l’omofobia, ma politicamente scorretta. Lo sketch ha però indignato una buona parte del mondo omosessuale e transessuale in Italia.

Efe Bal a Mow si scaglia contro l’artista pugliese: ‘Questo tipo di teatro non aiuta contro i pregiudizi’

Efe Bal è stata contattata da un giornalista di MOW ha contattato la transessuale e volto noto della TV, che ha segnalato al giornale il video postato alcune ore prima sui social: “È un monologo stupido e inutile, perché parla ancora di nazionalità brasiliana, della ceretta per diventare più bella o più donna, del numero di piede 48.

Io non ho peli sulle gambe, porto il 40 come numero di scarpe, sono originaria di Istanbul in Turchia e non del Brasile, vivo in Italia da più di 20 anni, sono trans e non ho mai avuto problemi di razzismo e omofobia perché ho rispettato la cultura e le persone di questo bel Paese.” – puntualizza ai propri follower e fan.

“Ho creato un impero con il mio lavoro, sono una delle trans più famose d’Italia, non bevo, non fumo, a volte vado in tv e credo che questo tipo di teatro che abbiamo visto a Sanremo non aiuti contro i pregiudizi, anzi, peggiora la situazione sul fronte omofobia. Non credo che gli italiani siano omofobi” – ha poi concluso Efe Bal come segnala mowmag che pubblica anche il video. “Questi spettacoli possano aumentare la quota di omofobia. Lasciateci in pace. L’unico modo per vivere bene è rispettare le regole, la cultura e la gente di un Paese. Sono molto delusa da Checco Zalone”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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