juveinter
Juventus-Inter 1-0: la sentenza del solito Mandzukic, l’Inter si ferma al palo
7 Dicembre 2018 - 22:45
saponara
Serie A: poker Napoli, Roma e Lazio fanno harakiri e… Saponara mostra il lato B (FOTO)
9 Dicembre 2018 - 4:57
juveinter
Juventus-Inter 1-0: la sentenza del solito Mandzukic, l’Inter si ferma al palo
7 Dicembre 2018 - 22:45
saponara
Serie A: poker Napoli, Roma e Lazio fanno harakiri e… Saponara mostra il lato B (FOTO)
9 Dicembre 2018 - 4:57

Addio Gigi Radice: firmò l’ultimo scudetto del Toro

Una Coppa Campioni da calciatore e lo scudetto capolavoro da allenatore del Torino. Gigi Radice da Cesano Maderno (Milano) aveva un’anima rossonera ma resterà per sempre nel cuore dei tifosi granata. L’allenatore milanese è scomparso ieri pomeriggio (intorno alle 15) in una casa di riposo e assistenza per malati di alzheimer all’età di 83 anni. Nel week end su tutti i campi di serie A, B e C per ricordare un grande del calcio italiano. Un innovatore con il suo pressing asfissiante ma anche un gran motivatore con il suo carattere apparentemente duro e spigoloso. Radice riusciva a tirare il massimo dalle sue squadre. La promozione con il Cesena (72/73) fu il suo prima capolavoro. A Torino l’impresa che ha segnato il suo percorso da allenatore con un trionfo al termine di un avvincente duello con i cugini della Juventus. Castellini, Danova, Salvadori, Patrizio Sala, Mozzini, Caporale, Claudio Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli e Pulici: la formazione del trionfo che i tifosi un po’ attempati recitano a memoria.

Gigi Radice, da calciatore vinse la Coppa Campioni col Milan

L’anno successivo arrivò ad un passo dal bis ma questa volta furono i bianconeri ad imporsi nello sprint decisivo. Secondo posto bissato qualche stagione dopo. Nel 1984/85 il Torino di Junior si inchinò soltanto al sorprendente Verona di Bagnoli. In carriera Radice ha guidato anche Roma, Inter, Bologna, Fiorentina e Cagliari. Ha disputato cinque partite con la nazionale italiana con la quale ha partecipato alla sfortunata spedizione in Cile nel 1962. Con lui in campo gli azzurri vinsero contro la Svizzera e pareggiarono con la Germania Ovest. Radice non fu schierato nella decisiva sfida con il Cile, condizionata dal discutibile arbitraggio dell’ineffabile Aston, che sancì l’eliminazione della nazionale italiana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *