Il Tribunale federale punisce il club di Cellino con 8 punti in due stagioni
Il Brescia Calcio retrocede ufficialmente in Serie C. Lo ha deciso il Tribunale Federale Nazionale, infliggendo quattro punti di penalizzazione da scontare nella stagione appena conclusa – facendo così scivolare il club al terz’ultimo posto – e altri quattro punti nella prossima stagione. Il motivo? Gravi illeciti amministrativi legati all’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti.
Una condanna pesante per il club di Massimo Cellino, inibito per sei mesi insieme al figlio Edoardo, consigliere delegato. I due sono accusati di aver cercato di coprire mancati versamenti Irpef e Inps attraverso crediti fiscali fittizi forniti dalla società Alfieri SPV Srl, poi rivelatisi non validi. Da qui il deferimento e la sanzione.
Frosinone salva, Sampdoria ai play out
La penalizzazione ha stravolto la classifica della Serie B. Con il Brescia terzultimo, la Sampdoria si salva in extremis e si prepara ad affrontare i playout contro la Salernitana. Salvo, invece, il Frosinone, che evita lo spareggio.
Una decisione che ha scatenato forti polemiche a Salerno, dove il club granata si sente danneggiato. Secondo la società, i playout sarebbero dovuti essere disputati con il Frosinone e non con la Sampdoria, retrocessa sul campo all’ultima giornata. In tal senso il club ha presentato ricorso al collegio di garanzia del Coni che sarà discusso il 10 giugno nel merito. La Figc aveva già fissato il doppio scontro tra Salernitana e Frosinone per il 19 maggio, ma tutto è stato sospeso in attesa delle sentenze.
Edoardo Chiacchio: ‘Risultato positivo per la Salernitana’, ma i tifosi masticano amaro
Per quanto concerne il round al Tribunale Federale Nazionale l’avvocato dei granata Edoardo Chiacchio ha manifestato soddisfazione. “É un risultato positivo perché saliamo al quint’ultimo posto e potremo disputare il play out con la possibilità di centrare la salvezza con due pareggi e la partita di ritorno all’Arechi.
Altre situazioni politiche non mi interessano, in questa sede si è discussa la posizione del Brescia e per quanto ci riguarda è andata bene” – ha riferito a Zona Cesarini precisando che durante l’udienza gli avvocati del Brescia non ha fatto alcun riferimento all’intesa con l’Agenzia delle entrate di cui si era parlato dei giorni scorsi.
L’avvocato ha rappresentato la Salernitana con i legali Sica e Fimmanò durante di giovedì 29 maggio con i granata che si sono costituiti come parte terza interessata insieme a Frosinone e Sampdoria.
Il Brescia, però, non si arrende. Il club presenterà ricorso il 12 giugno davanti alla Corte d’Appello federale con l’obiettivo di ottenere una riduzione della pena o l’annullamento della retrocessione. Non è escluso, in caso di ulteriore bocciatura, che si arrivi persino a coinvolgere la giustizia ordinaria.
Scenari futuri e possibile serie B a 21 squadre
Intanto, la Figc ha individuato come date possibili per i playout tra Sampdoria e Salernitana il 15 e 20 giugno. Ma il timore, molto concreto, è che eventuali ricorsi al Tar – come avvenuto in passato – possano rinviare ancora lo svolgimento degli spareggi.
C’è anche un’ipotesi estrema sul tavolo: l’allargamento della Serie B a 21 squadre (non caldeggiata da Lega e Figc) nel caso in cui la bufera legale blocchi la disputa dei playout. Uno scenario che tiene col fiato sospeso tifosi, club e istituzioni calcistiche.
«Sentenza scritta prima del processo», ha commentato amaro Cellino. Ma la battaglia legale è tutt’altro che finita.