I francesi vincono per la prima volta la Champions League
Lezione di calcio del Paris Saint-Germain all’Inter nella finale di Champions League all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. I francesi di Luis Enrique, ex Roma, mettono per la prima volta nella loro storia le mani sulla ‘coppa dalle grandi orecchie’ vincendo 5-0 dominando gli avversari dall’inizio alla fine e portando a casa la vittoria con un netto e perentorio 4-0. I transalpini firmano uno storico triplete dopo aver vinto il campionato e la Coppa di Francia. Era riuscito nell’impresa con il Barcellona.
Partenza devastante del Psg, nerazzurri incapaci di reagire
Per l’Inter un amaro ritorno a Monaco dove nei quarti aveva battuto il Bayern, ipotecando la qualificazione. Stasera però non c’e’ stato nulla da fare. Troppo netta la differenza, innanzitutto fisica tra le squadre, ma anche tecnica. Dembelè scatenato e devastante nel pressing e nella capacita’ di correre e saltare l’uomo. Il giovanissimo talento Desire’ Doue’ autore di grandi giocate e di una doppietta.
Poi due conoscenze del calcio italiano a completare il poker: Hakimi che segna al 12′ e non esulta per rispetto alla sua ex squadra e l’ex Napoli Kvaratskhelia che invece esulta e rende ancor più amara la sconfitta per l’Inter. Doppia vittoria per il georgiano che ha messo la firma anche su un pezzo di scudetto del Napoli visto che fino a gennaio vestiva la maglia azzurra.
La resa nella ripresa, l’unico italiano a far festa e Gigio Donnarumma
A completare la ‘manita’ ci ha pensato Senny Mayulu. I nerazzurri sono arrivati in finale meritatamente, eliminando grandissimi club, dal Bayer Monaco al Barcellona. Ma stasera qualcosa non ha funzionato. Difficile capire cosa, visto che la differenza (quasi) di categoria tra le due squadre e’ stata imbarazzante. E va anche oltre i cinque gol subiti. La squadra di Inzaghi non è mai apparsa in partita e non si è mai resa davvero pericolosa con Gigio Donnarumma (per lui ex Milan una vittoria che vale doppio) quasi inoperoso per tutta la gara.
Il tonfo nel giorno dell’addio a Ernesto Pellegrini
È nel giorno in cui l’Inter gioca la finale di Champions League è morto Ernesto Pellegrini, diciassettesimo presidente del club neroazzurro che portò la squadra alla conquista della coppa Uefa nel 1991, quando da 26 anni mancava un trofeo europeo, il presidente del riscatto sportivo. “Proprio il giorno di un evento speciale della tua Inter Ernesto te ne sei voluto andare” ha constatato Aldo Serena, uno dei ‘suoi’ giocatori
Le pagelle:
PSG: dominanti, precisi, letali – Le pagelle dei campioni d’Europa
Gianluigi Donnarumma – 6.5
Spettatore non pagante per lunghi tratti. Decisivo solo su Thuram nel secondo tempo. Concentrato quando serve.
Achraf Hakimi – 7.5
Apre le danze con il gol dell’1-0. È una costante spina nel fianco sulla destra. Elettrico e preciso.
Marquinhos – 7.5
Leader difensivo impeccabile. Non sbaglia un intervento e tiene la linea alta con autorevolezza.
Willian Pacho – 7
Silenzioso ma efficace. Annulla Lautaro Martinez e gioca con grande tranquillità in una finale pesante.
Nuno Mendes – 7
Sempre propositivo, spinge e difende con equilibrio. Dal 33’st L. Hernandez – 6.5: entra a risultato acquisito, ma mostra solidità.
Joao Neves – 7
Geometrie e copertura: un equilibratore prezioso in mezzo al campo. Dal 39’st Zaire-Emery – s.v.
Vitinha – 8
Uno dei migliori in campo. Assist splendido per Hakimi, gioca con lucidità, tempi e idee.
Fabian Ruiz – 7.5
Solido, intelligente, preciso. Dà il ritmo giusto alla manovra. Dal 39’st Mayulu – s.v., ma entra e segna con freddezza per il 5-0.
Désiré Doué – 8.5
Straripante. Due gol, un assist e giocate da fuoriclasse. Partita indimenticabile. Dal 21’st Barcola – 6.5: sfiora il gol, serve l’assist per il 5-0.
Ousmane Dembélé – 7
Accelerazioni e fantasia. Manca solo il gol, ma è fondamentale in tutte le azioni offensive.
Khvicha Kvaratskhelia – 7.5
Una scheggia impazzita. Gol del 4-0 e azioni da campione. Dal 39’st Ramos – s.v.
All. Luis Enrique – 8.5
Imposta una gara perfetta. Il suo PSG domina dal primo all’ultimo minuto. Finalissima da maestro.
INTER: notte da incubo – Le pagelle dei nerazzurri
Yann Sommer – 5.5
Incolpevole su almeno tre gol, ma incerto sul primo. Impotente davanti alla valanga parigina.
Benjamin Pavard – 5
Soffre terribilmente Kvaratskhelia. Sbaglia tempi e letture. Dal 9’st Bisseck – 6, dal 17’st Darmian – 5.5: entra ma non incide.
Francesco Acerbi – 4.5
Il peggior in campo. In ritardo, falloso, insicuro. Simbolo della disfatta.
Alessandro Bastoni – 4.5
Anche lui in grande difficoltà. Si fa saltare con troppa facilità. Serata da dimenticare.
Denzel Dumfries – 5
Mai pericoloso in avanti, poco utile dietro. Si perde Doué in occasione del gol del 2-0.
Nicolò Barella – 4.5
Irriconoscibile. Non trova mai la posizione, perde palloni e sbaglia scelte. Travolto.
Hakan Calhanoglu – 5
Prova a dare ordine, ma è troppo lento. Dal 25’st Asllani – 6: entra e lotta, ma il match è già chiuso.
Henrikh Mkhitaryan – 5
Fatica nel traffico. Lento e prevedibile. Dal 17’st Carlos Augusto – 6: più dinamico, ma poco incisivo.
Federico Dimarco – 4.5
Deve fare da collante tra le fasi, ma si fa trovare fuori posizione e sbaglia su Doué nel 2-0. Dal 9’st Zalewski – 5.5: meglio, ma troppo tardi.
Marcus Thuram – 5
Ci prova, si muove tanto, ma senza risultati concreti. Spreca l’unica vera occasione.
Lautaro Martinez – 4.5
Completamente annullato da Marquinhos. Evanescente. Non è mai realmente pericoloso.
All. Simone Inzaghi – 5
Travolto tatticamente. Non trova contromisure, e i cambi non modificano l’inerzia. Monaco amara come Istanbul.