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Donnarumma rivive la notte di terrore con i rapinatori: ‘Impotente e legato, avevo paura per Alessia’

Dieci minuti di terrore in cui ha temuto che i delinquenti potessero far del male alla sua Alessia. “Trovarsi alle tre di notte gente in casa all’improvviso penso che sia la sensazione peggiore che si possa provare” – ha riferito Gigio Donnarumma a Libero nel ricostruire i drammatici momenti della rapina subita nella sua abitazione di Parigi.

Donnarumma: ‘Trovarsi gente in casa alle tre di notte è la sensazione peggiore che si possa provare’

Il portiere della Nazionale italiana è stato legato in casa con la compagna, Alessia Elefante, e derubato di beni per un valore di circa 500mila euro. “Io sono stato immobilizzato e lei è stata costretta a consegnare tutto ciò che avevamo di prezioso. Non posso entrare troppo nei dettagli, ci sono le indagini in corso.

Donnarumma e la fidanzata legati e rapinati nella casa di Parigi: la fuga in hotel, il bottino record

Abbiamo dovuto lasciare l’appartamento per permettere che venissero effettuati i sopralluoghi ed eseguire gli accertamenti utili alle indagini e ci siamo momentaneamente appoggiati in un hotel. La paura è stata tantissima, ma ancora di più era che potesse succedere qualcosa ad Alessia” – ha precisato Donnarumma.

‘Sono stato immobilizzato mentre Alessia è stata costretta a consegnare tutto ciò che avevamo di prezioso’

L’ex portiere del Milan è poi riuscito a scappare dall’abitazione e rifugiandosi in un hotel di lusso presente nelle vicinanze, ma lo shock è stato forte. “Io ero impotente, legato, non potevo fare nulla. Poi io non mastico così bene il francese ed è stato difficile spiegare a quelle persone dove stessero tutte le cose.

Ed era Alessia, ancora adesso spaventatissima, insieme a loro. Attimi veramente concitati e di profondo terrore, soprattutto paura per lei. Terrore che le potessero fare del male”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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