Furto nella villa di Bastoni durante la partita di Champions
Mercoledì sera, 5 novembre, la tranquillità di Castelli Calepio, in provincia di Bergamo, è stata interrotta da un furto nella villa del calciatore Alessandro Bastoni, difensore dell’Inter e della Nazionale italiana.
Secondo le prime ricostruzioni, il colpo sarebbe avvenuto intorno alle 18, proprio mentre il giocatore era impegnato a San Siro per la sfida di Champions League contro il Kairat.
L’abitazione, situata in una zona residenziale della Bergamasca, al momento del furto era completamente vuota. Bastoni, originario del Cremasco, vive stabilmente in quella casa con la compagna, con la quale si è sposato di recente.
Da dove sono entrati i ladri
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, almeno quattro persone avrebbero fatto irruzione nella proprietà attraverso una “bocca di lupo”, ovvero una grata di ventilazione utilizzata spesso come punto d’accesso secondario.
I malviventi hanno agito con estrema rapidità e precisione, muovendosi all’interno dell’abitazione per pochi minuti ma sufficienti a individuare e trafugare oggetti di valore.
Tra la refurtiva figurano due orologi Rolex, borse griffate e altri preziosi appartenenti al calciatore e alla sua compagna. Dopo aver messo a segno il colpo, i ladri si sono dileguati prima dell’arrivo della vigilanza privata e dei carabinieri, lasciando dietro di sé pochi indizi.
Le indagini: si analizzano i filmati della zona
Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Grumello del Monte e al Nucleo operativo di Bergamo, che al momento mantengono il massimo riserbo.
Gli investigatori stanno visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire i movimenti della banda e individuare eventuali veicoli utilizzati per la fuga.
Le prime analisi tecniche sembrerebbero confermare che si tratti di professionisti: i ladri non avrebbero forzato serrature né lasciato segni di scasso evidenti, un dettaglio che farebbe pensare all’uso di strumenti elettronici per la disattivazione dei sistemi d’allarme.
Non si esclude che possano aver monitorato l’abitazione nei giorni precedenti, attendendo il momento in cui Bastoni fosse impegnato in trasferta o in partita — un modus operandi già osservato in altri furti ai danni di calciatori di Serie A.
Il bottino e la denuncia
Sul piano giudiziario, la denuncia di furto è già stata formalizzata e servirà a definire il valore complessivo della refurtiva, elemento chiave per la prosecuzione dell’indagine e per le pratiche assicurative.
Al momento non risultano arresti né sequestri legati al caso. I carabinieri invitano eventuali testimoni che abbiano notato movimenti o veicoli sospetti nella serata del 5 novembre a contattare le autorità competenti.
Il valore stimato del bottino non è stato ancora ufficializzato, ma secondo quanto trapela da fonti investigative potrebbe superare diverse decine di migliaia di euro.
Un episodio che riaccende il tema della sicurezza dei calciatori
Il furto nella villa di Alessandro Bastoni riporta al centro dell’attenzione il tema, sempre più frequente, dei colpi messi a segno nelle abitazioni di giocatori di Serie A durante le partite.
Negli ultimi anni episodi simili hanno coinvolto altri calciatori di Inter, Milan e Juventus, spesso bersagli di bande specializzate che sfruttano la prevedibilità degli impegni sportivi per agire indisturbate. Qualche anno fa toccò anche a Gigio Donnarumma vivere momenti da incubo.
Il difensore nerazzurro, per il momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma fonti vicine alla società hanno riferito che il giocatore è rimasto profondamente scosso dall’accaduto, pur ringraziando i carabinieri e la vigilanza per il tempestivo intervento.

