Finale thriller per la squadra azzurra: decisiva la stoccata di Bianchi. È il 25° oro iridato per il fioretto italiano
Il fioretto azzurro torna a brillare sul tetto del mondo. In una giornata da incorniciare per la scherma italiana, il quartetto composto da Guillaume Bianchi, Filippo Macchi, Tommaso Marini e Alessio Foconi ha conquistato il titolo mondiale battendo in finale gli Stati Uniti 44-43. Una vittoria sofferta ma meritatissima, arrivata all’ultima stoccata, che regala all’Italia il primo oro in questa edizione dei Mondiali e il 25° titolo iridato a squadre nella storia del fioretto maschile.
Il cammino perfetto fino alla finale
Il team del CT Simone Vanni ha dominato la gara fin dall’inizio. Dopo il facile esordio contro la Croazia, gli azzurri hanno superato Singapore negli ottavi (45-20), poi la Polonia nei quarti (45-36) e infine la Francia in semifinale (45-30), vendicando la finale dell’Europeo di Genova di un mese fa. Una corsa impeccabile, fino all’ultimo atto contro un’agguerrita squadra americana.
Una finale da brividi: sorpassi, crolli e la zampata decisiva
Contro gli Stati Uniti, l’Italia ha vissuto una vera e propria montagna russa di emozioni. Subito in vantaggio grazie a un super Bianchi che ha firmato il 5-0 nel primo assalto, gli azzurri hanno poi sofferto la rimonta guidata da Alexander Massialas. Ma nel cuore del match è arrivata una nuova accelerazione italiana: ancora Bianchi e Marini hanno riportato l’Italia avanti fino a un vantaggio di +10.
Quando sembrava fatta, ecco la reazione americana con Itkin che rifila un pesante 10-2 a Marini, riaprendo completamente il match. Sul 43-43, è ancora Guillaume Bianchi, romano, classe ’96, a piazzare la stoccata che vale l’oro, regalando all’Italia una vittoria pesantissima, la prima ai Mondiali dopo l’oro del 2022 al Cairo.
I protagonisti: ‘Siamo squadra, vinciamo insieme’
«Tutta la giornata sembrava facile, ma in finale avevamo avversari esperti che ci conoscono bene. Abbiamo retto grazie alla compattezza del gruppo», ha detto Alessio Foconi, 35 anni. «Non era un peso da togliersi – ha aggiunto Tommaso Marini, reduce da Ballando con le stelle e deluso dalla gara individuale – ma è una gioia immensa vincere con questi ragazzi, siamo un blocco unico». Anche Macchi ha sottolineato la solidità del gruppo: «Abbiamo vinto quasi tutto quest’anno: Coppe del Mondo, Europei e ora il Mondiale. Siamo numero uno nel ranking, e lo abbiamo dimostrato».
A chiudere, la battuta del CT Vanni: «Non sono contento… perché abbiamo vinto solo di uno! Ma questa squadra ha dimostrato carattere vero, aiutandosi a ogni assalto. È una vittoria di valore».
Spadiste fuori dal podio: Italia ko contro Corea
Delusione invece per la nazionale femminile di spada, campionessa olimpica in carica. Le azzurre di Dario Chiadò (Fiamingo, Rizzi, Santuccio e Kowalczyk) sono state battute nella finale per il terzo posto dalla Corea 37-31, dopo aver ceduto anche in semifinale alla Francia (45-32). Le transalpine hanno poi vinto il titolo iridato. L’Italia resta così ai piedi del podio.