Jesi sotto shock: giovane madre trovata morta sul balcone di casa
Un drammatico ritrovamento ha sconvolto la città di Jesi, in provincia di Ancona. Nel pomeriggio di mercoledì 18 giugno, intorno alle 15:00, una donna di circa 30 anni è stata trovata senza vita sul balcone di casa, all’ultimo piano di una palazzina vicino all’ospedale Murri. Il suo corpo presentava evidenti ferite da arma da taglio, apparentemente coltellate.
In casa la neonata: era sola nel lettino
Al momento del ritrovamento, nella stessa abitazione si trovava la figlia di pochi mesi, adagiata nel suo lettino. La neonata, fortunatamente, sta bene ed è stata affidata ai familiari.
A scoprire la scena sono stati i genitori della vittima, preoccupati dal fatto che la figlia non rispondeva al telefono. Hanno raggiunto l’appartamento e hanno fatto la tragica scoperta.
Il marito al lavoro, nessun segnale di conflitto familiare
Il marito della donna era al lavoro durante l’accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, la famiglia era considerata tranquilla, senza segnalazioni di violenze o litigi.
Le indagini non hanno evidenziato, almeno per ora, segnali di violenza domestica o conflitti pregressi. Anche per questo, gli inquirenti non escludono l’ipotesi del gesto volontario, nonostante la presenza di coltellate renda la dinamica estremamente complessa da interpretare.
Indagini in corso: sul posto carabinieri e scientifica
Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Jesi e la scientifica, che stanno raccogliendo ogni elemento utile a chiarire la dinamica dei fatti.
Gli accertamenti medico-legali saranno decisivi per comprendere se si tratti di suicidio con arma da taglio o se altre ipotesi debbano essere considerate.
Una comunità in lutto e in attesa di risposte
La notizia si è diffusa rapidamente, lasciando la comunità di Jesi sotto shock. In tanti si chiedono come sia possibile che una giovane madre possa essere morta in quel modo, con la sua bambina a pochi metri di distanza.
Al momento le forze dell’ordine tendono a ritenere plausibile l’ipotesi del suicidio, ma nessuna pista è esclusa. L’autopsia, già disposta dal magistrato di turno, dovrà stabilire modalità e tempi esatti della morte, oltre a valutare se ci siano ferite compatibili con l’autoinflizione.