Dopo la retrocessione e l’attesa per i ricorsi, il club granata valuta i profili più adatti alla ricostruzione
Dopo l’amaro epilogo del playout di ritorno contro la Sampdoria — interrotto per intemperanze dei tifosi- con la retrocessione in Serie C, la Salernitana prepara il terreno per una difficile risalita. Mentre il club prosegue la sua battaglia legale contro la decisione della Lega Serie B di rinviare il playout con il Frosinone, si lavora già sul campo più delicato: la scelta dell’allenatore per la prossima stagione. Il nome che intriga più di tutti è quello di Giuseppe Raffaele, reduce da una stagione super con il Cerignola.
Il futuro granata si deciderà nelle prossime settimane, ma la dirigenza ha già avviato una serie di contatti. I profili in ballo sono diversi, con una chiara preferenza per tecnici esperti della categoria e capaci di gestire pressioni ambientali e ambizioni di vertice. Ecco tutti i nomi sul tavolo.
Giuseppe Raffaele, il profilo in ascesa
Il nome più caldo è quello di Giuseppe Raffaele, reduce da una stagione esaltante alla guida dell’Audace Cerignola. L’allenatore siciliano ha sfiorato la promozione in Serie B portando il club pugliese fino ai playoff, con un calcio propositivo e grande gestione dello spogliatoio. Il suo profilo piace per la capacità di valorizzare i giovani e per il temperamento da leader silenzioso.
Aimo Diana, esperienza e rigore
Altro candidato autorevole è Aimo Diana, tecnico della Feralpisalò. Diana ha rifiutato recentemente la panchina dell’Inter Under 23, segnale di un chiaro desiderio di restare nel calcio professionistico senior. Ex calciatore con un passato importante in Serie A, è considerato un allenatore metodico, ambizioso e attento ai dettagli. Conosce bene la Serie C e avrebbe già avuto contatti informali con la dirigenza campana.
Silvio Baldini, suggestione vulcanica
Tra i nomi più affascinanti — ma anche più imprevedibili — c’è quello di Silvio Baldini, reduce dalla promozione ottenuta con il Pescara e da sempre noto per il suo temperamento passionale. Non ama i compromessi, ma quando riesce a creare la giusta alchimia con l’ambiente, sa come trascinare gruppo e tifosi. La sua candidatura è suggestiva, ma complessa da gestire in una piazza esigente come Salerno.
Stefano Vecchi, continuità e pragmatismo
Altro profilo molto considerato è Stefano Vecchi, protagonista di un’ottima stagione con il Vicenza, culminata con l’approdo alle semifinali playoff. Tecnico equilibrato e pragmatico, ha dimostrato di saper lavorare con rosa ampie e obiettivi dichiarati. È visto come una figura capace di coniugare risultati e gestione del gruppo.
Eziolino Capuano, il sogno di casa
Infine, sullo sfondo, c’è sempre lui: Ezio Capuano, salernitano doc, da anni legato idealmente alla panchina della sua città. Allenatore di carisma e profonda conoscenza della Serie C, ha più volte espresso pubblicamente il desiderio di guidare la Salernitana. Sarebbe una scelta dal forte impatto mediatico, con il vantaggio di conoscere profondamente l’ambiente e il contesto locale.
Le prossime mosse
La Salernitana, in attesa dell’esito dei ricorsi, è chiamata a una scelta cruciale. L’identikit richiesto dalla piazza è chiaro: servono solidità, esperienza e fame. La Serie C è un campionato duro, ma anche una straordinaria occasione di rilancio per un club con storia, tifo e ambizioni da Serie A.