Federica CovielloFederica Coviello

Una sera d’estate trasformata in incubo

Era seduta con il compagno all’esterno dell’Antica Caffetteria di Gravellona Lomellina, in provincia di Pavia, quando un’auto si è scagliata a tutta velocità contro l’ingresso del bar. Federica Coviello, 51 anni, è stata investita in pieno: le sue condizioni sono apparse subito gravissime.

L’amputazione e il ricovero: due settimane di speranza

Trasportata d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano, ha subito l’amputazione di una gamba. Nonostante ogni tentativo di salvarla, le lesioni interne si sono rivelate fatali. La donna è deceduta nel pomeriggio del 3 luglio.

Il compagno ferito, l’autore arrestato

Anche il compagno della vittima, Davide Caramaschi, è rimasto ferito: per lui una frattura multipla alla gamba sinistra. Alla guida dell’auto c’era un 41enne tunisino residente a Vigevano, in stato di alterazione psicofisica dopo un litigio con la proprietaria del bar per la sambuca servita. L’uomo è stato arrestato e ora dovrà rispondere di omicidio volontario.

Omicidio volontario: l’accusa si aggrava

Secondo i testimoni, l’investitore ha puntato deliberatamente il veicolo contro il bar. Alcuni clienti sono riusciti a ripararsi, ma per Federica e il compagno non c’è stato scampo. Dopo l’arresto, il 41enne è stato condotto al carcere Piccolini. Con il decesso della donna, la procura ha formalmente modificato il capo d’imputazione in omicidio volontario.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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