Francesco Pagano incastrato dalle telecamere
La Procura di Como ha disposto oggi gli arresti domiciliari per Francesco Pagano, 60 anni, autista del pullman che il 19 maggio scorso ha tamponato un camion sull’autostrada A36, causando la morte della maestra Domenica Russo, 43 anni, e il ferimento di circa trenta bambini.
Secondo le indagini coordinate dai magistrati Massimo Astori e Simone Pizzotti, il tamponamento si è verificato intorno alle 16:24 nei pressi di Lomazzo. Il mezzo trasportava una scolaresca di Cazzago Brabbia (Varese) diretta a casa da una gita al Museo del cavallo giocattolo di Grandate (Como). Al momento dell’impatto, Pagano stava consultando lo smartphone, come mostrano le riprese delle telecamere installate lungo la Pedemontana. Il 60enne di Somma Lombardo era al volante di un pullman della “Autoservizi Beltramini e Gianoli” di Golasecca, nel Varesotto.
Una foto lo ritrae con il cellulare in mano pochi istanti prima dell’incidente, e le analisi forensi sul suo dispositivo confermano un utilizzo compatibile con l’orario del tamponamento. Nella ricostruzione ufficiale, non ci sarebbe stato alcun tentativo di frenata; il pullman avrebbe tamponato il camion senza reagire, escludendo così malore o guasti meccanici. Le immagini mostrano infatti il pullman che, poco prima di una galleria, va dritto addosso al tir che viaggiava a una velocità più moderata ma non era fermo.
Chi era la vittima e quali le conseguenze
La maestra Domenica Russo, originaria di Napoli e residente a Sesto Calende, era seduta nella parte anteriore del pullman, vicino al conducente. È morta sul colpo. Tra i ventisette bambini presenti, molti hanno riportato ferite e traumi, alcuni classificati con prognosi superiori ai quarantacinque giorni. Anche uno dei docenti e l’autista hanno riportato ferite giudicate di media gravità. Nika era madre di una ragazzina, da non molto abitava con anche il nuovo compagno a Sesto Calende dove è stato celebrato il funerale con una folla commossa.
Qual è la posizione dell’indagato?
Difeso dagli avvocati Carola Balzarini e Davide Conforti, Pagano ha usato la facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio preventivo richiesto dal gip Maria Elisabetta De Benedetto. La decisione sugli arresti domiciliari è stata presa sulla base degli elementi raccolti: l’uso del cellulare alla guida configurerebbe comportamento negligente e pericoloso, alimentando l’accusa di omicidio stradale aggravato da distrazione. Il gip si è riservato di decidere nei prossimi giorni sulla misura cautelare.
Perché il caso fa discutere?
Il caso ha riacceso il dibattito sulla sicurezza del trasporto scolastico e sull’utilizzo di dispositivi elettronici durante la guida. Vengono messe in discussione non solo le responsabilità individuali, ma anche le misure aziendali di formazione e controllo. Le comunità scolastiche e le famiglie attendono chiarezza e risposte sull’accaduto, chiedendo quegli interventi che possano evitare simili tragedie in futuro.