Vincenzo Minervini al momento dell'aggressioneVincenzo Minervini al momento dell'aggressione

La festa interrotta dalla violenza

Doveva essere un momento di gioia e di comunità, la festa patronale della Madonna dei Martiri a Molfetta. Invece, per Vincenzo Minervini, giovane musicista della banda cittadina, si è trasformata in un incubo. Durante l’esibizione, tra applausi e processioni, un uomo si è avvicinato e lo ha colpito con una violenta gomitata al volto, provocandogli fratture al naso e la perdita di alcuni denti.

La scena è stata ripresa da un video diventato virale in poche ore, generando indignazione e sgomento in tutta Italia.


Le condizioni del musicista

«Mio figlio è traumatizzato» – ha raccontato la madre, Filomena Minervini, parlando con i giornalisti all’indomani dell’aggressione. «Oltre alle ferite fisiche, ha paura di uscire di casa e di tornare a suonare. È spaventato e scosso da quanto accaduto».

Vincenzo Minervini, che lavora in Abruzzo ma era tornato a Molfetta per partecipare alla festa patronale, ha presentato formale denuncia contro l’aggressore. Le sue condizioni non sono gravi, ma dovrà affrontare un percorso di cure e di riabilitazione. “È stata una botta violentissima e inaspettata che mi ha lasciato stordito e con il naso rotto” – ha raccontato spiegando essere rimasta traumatizzato e che al momento ha timore ad uscire di casa. “Voglio andare avanti. Non voglio che questo episodio cambi il mio rapporto con la musica o con la mia città”.


L’indignazione della comunità

L’amministrazione comunale ha voluto incontrare il giovane musicista e la sua famiglia per esprimere solidarietà. «Un gesto vile che non colpisce soltanto lui, ma l’intera comunità – ha dichiarato il sindaco in una nota ufficiale – perché ferisce chi contribuisce ad arricchire la nostra festa patronale».

Il Comune ha ricordato che la banda rappresenta «unità, condivisione, festa e armonia» e che chi la attacca «mina alla radice un simbolo identitario della città».


Un video che ha fatto il giro dei social

Le immagini dell’aggressione hanno fatto rapidamente il giro del web. Si vede l’uomo avvicinarsi alla banda e, senza apparente motivo, colpire il musicista con una gomitata violenta. La reazione dei presenti è stata di sconcerto: molti non hanno capito subito cosa stesse accadendo, pensando inizialmente a un gesto teatrale.

In realtà, il colpo ha lasciato conseguenze serie. E proprio la viralità del video ha reso la vicenda un caso nazionale, sollevando interrogativi sulla sicurezza durante eventi pubblici molto affollati.


La condanna delle istituzioni

Il Comune di Molfetta ha ribadito la propria vicinanza: «Condanniamo con fermezza ogni forma di violenza e siamo certi che la musica e la coesione civile saranno la risposta più forte a qualsiasi atto di sopraffazione».

Le indagini sono in corso per ricostruire esattamente la dinamica e per individuare le responsabilità dell’aggressore, che secondo alcuni testimoni era già stato notato nei pressi della banda prima del gesto.


Un ferita che segna la città

Per Molfetta, la festa patronale della Madonna dei Martiri è un momento identitario e collettivo. L’aggressione a un giovane musicista, in pieno centro e davanti a centinaia di persone, rappresenta un trauma non solo individuale ma anche comunitario.

La speranza, sottolineano i concittadini, è che Vincenzo possa tornare presto a suonare, trovando nella musica e nella solidarietà il modo per superare la paura.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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