Il fatto di sangue in Valle Camonica
Un acceso litigio domestico si è trasformato in un dramma a Piancogno, piccolo comune della Valle Camonica, in provincia di Brescia. Nella tarda serata di venerdì 12 settembre, un ragazzo italiano di 17 anni ha accoltellato all’addome un 45enne di origini marocchine, compagno della madre della sua fidanzata.
L’episodio, avvenuto all’interno dell’abitazione della famiglia, ha subito destato clamore per le prime versioni contrastanti. Inizialmente, infatti, i parenti della vittima avevano parlato di una presunta aggressione in strada da parte di un connazionale. Le indagini dei carabinieri hanno però smentito questa ricostruzione, facendo emergere una dinamica molto diversa.
Dalla lite all’accoltellamento
Secondo quanto accertato dagli investigatori, il ragazzo si trovava nell’abitazione della fidanzata quando è scoppiata una discussione accesa con il 45enne. Durante il litigio, degenerato rapidamente, il giovane avrebbe impugnato un coltello da cucina e colpito l’uomo con un fendente all’addome.
Subito dopo l’aggressione, il minorenne è fuggito per le stradine del paese, tentando di far perdere le proprie tracce. Le ricerche dei carabinieri di Breno, supportati dal Nucleo Operativo di Brescia, hanno permesso di rintracciarlo e arrestarlo poche ore più tardi.
L’intervento dei soccorsi
La vittima, soccorsa in condizioni critiche, è stata trasportata d’urgenza agli Spedali Civili di Brescia. Sottoposto a un delicato intervento chirurgico, l’uomo è stato ricoverato in rianimazione con prognosi riservata. Nonostante la gravità delle ferite, i medici hanno confermato che non sarebbe in pericolo di vita.
Gli investigatori hanno sottolineato come il racconto iniziale fornito dal 45enne, secondo cui l’aggressione sarebbe avvenuta in strada, non combaciasse con gli elementi raccolti. Le incongruenze hanno portato ad approfondimenti che hanno chiarito la reale dinamica.
L’arresto del minorenne
Il 17enne, dopo una breve fuga, è stato fermato e trasferito in una comunità per minori. Dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio. La Procura per i minorenni ha disposto il collocamento immediato, ritenendo gravi sia le modalità dell’aggressione sia il rischio di reiterazione.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire nel dettaglio le ragioni della lite, che potrebbe essere nata da contrasti familiari già preesistenti e mai risolti.
Una comunità sotto shock
La notizia ha scosso profondamente la piccola comunità di Piancogno, che conta poco più di 5.000 abitanti. Un episodio così violento, maturato tra le mura domestiche, ha acceso i riflettori sul tema della conflittualità familiare e sulla fragilità dei rapporti tra adolescenti e adulti in contesti delicati.
Le indagini proseguiranno per definire con precisione le responsabilità del minorenne e verificare eventuali precedenti tensioni in famiglia. Per il momento resta fermo un dato: un acceso diverbio si è trasformato in un dramma che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi.