Perché Iacchetti è finito al centro delle polemiche?
L’attore e conduttore Enzo Iacchetti è tornato a parlare dopo lo scontro televisivo con Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, durante È sempre Cartabianca. Una lite accesa, nata dalle parole sul dramma della popolazione palestinese, che gli è costata care conseguenze.
In un’intervista a Fanpage, Iacchetti ha confessato di aver ricevuto insulti, attacchi e persino minacce di morte. «Sto perdendo parecchio lavoro, non mi vuole più vedere nessuno», ha dichiarato, rivelando che anche colleghi come Morgan vivono la stessa difficoltà.
Minacce e isolamento politico
Il comico ha spiegato di non aver ricevuto solidarietà dalla sinistra, ma solo da personalità indipendenti e da Rula Jebreal, che gli ha scritto dagli Stati Uniti. «Non sono né di destra né di sinistra, sono dalla parte di quella povera gente. Non posso condividere le parole di Salvini che nega il riconoscimento ai palestinesi», ha aggiunto.
Sui social, intanto, i suoi interventi hanno raccolto milioni di visualizzazioni e molti consensi popolari. «Per strada mi abbracciano, ma dall’altra parte mi insultano chiamandomi ubriacone e miliardario».
L’appoggio di Antonio Ricci
Tra i sostegni più significativi, quello di Antonio Ricci, patron di Striscia la Notizia, che gli ha inviato un vecchio filmato satirico del Drive In contro Israele. «Mi ha fatto piacere, è stato un grande gesto di solidarietà», ha raccontato Iacchetti.
Nonostante gli attacchi, non ha intenzione di ritrattare: «Ho sfondato la quarta parete della tv, è stato un atto di supplenza morale. Io non dormo la notte, penso a quella gente che soffre».