Enzo IacchettiEnzo Iacchetti

Perché Iacchetti è finito al centro delle polemiche?

L’attore e conduttore Enzo Iacchetti è tornato a parlare dopo lo scontro televisivo con Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, durante È sempre Cartabianca. Una lite accesa, nata dalle parole sul dramma della popolazione palestinese, che gli è costata care conseguenze.

In un’intervista a Fanpage, Iacchetti ha confessato di aver ricevuto insulti, attacchi e persino minacce di morte. «Sto perdendo parecchio lavoro, non mi vuole più vedere nessuno», ha dichiarato, rivelando che anche colleghi come Morgan vivono la stessa difficoltà.


Minacce e isolamento politico

Il comico ha spiegato di non aver ricevuto solidarietà dalla sinistra, ma solo da personalità indipendenti e da Rula Jebreal, che gli ha scritto dagli Stati Uniti. «Non sono né di destra né di sinistra, sono dalla parte di quella povera gente. Non posso condividere le parole di Salvini che nega il riconoscimento ai palestinesi», ha aggiunto.

Sui social, intanto, i suoi interventi hanno raccolto milioni di visualizzazioni e molti consensi popolari. «Per strada mi abbracciano, ma dall’altra parte mi insultano chiamandomi ubriacone e miliardario».


L’appoggio di Antonio Ricci

Tra i sostegni più significativi, quello di Antonio Ricci, patron di Striscia la Notizia, che gli ha inviato un vecchio filmato satirico del Drive In contro Israele. «Mi ha fatto piacere, è stato un grande gesto di solidarietà», ha raccontato Iacchetti.

Nonostante gli attacchi, non ha intenzione di ritrattare: «Ho sfondato la quarta parete della tv, è stato un atto di supplenza morale. Io non dormo la notte, penso a quella gente che soffre».

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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