Un altro ex di Pamela Genini in Procura: ‘Legame tossico’
A Milano proseguono le audizioni in Procura sugli ultimi mesi di vita di Pamela Genini, la 29enne uccisa martedì scorso da Gianluca Soncin, 52 anni, ora in carcere con l’accusa di omicidio pluriaggravato. Il primo testimone della giornata è stato Andrea, ex fidanzato della vittima fino a dicembre 2023, che ha raccontato il rapporto con la giovane e fornito elementi chiave per ricostruire l’ambiente intorno a lei. La sua deposizione conferma la presenza di un contesto di violenze e soprusi, e l’esistenza di un legame “tossico” tra Pamela e Soncin.
Andrea, come già fatto da Francesco Dolci, altro ex della vittima, ha spiegato come avesse cercato di proteggerla dalle vessazioni e dai comportamenti aggressivi di Soncin. Gli investigatori vogliono avere un quadro completo della rete di relazioni della giovane, che comprende amici, ex fidanzati e conoscenti che avevano percepito la gravità della situazione.
L’ex compagna di Soncin: ‘Indole prevaricatrice’
Anche l’ex compagna di Soncin ha confermato a verbale l’indole violenta e prevaricatrice del 52enne. La donna è stata sentita nel pomeriggio come testimone in Procura a Milano. Oltre a confermare la personalità dell’uomo, così come già emersa dagli atti dell’inchiesta sul femminicidio, ha spiegato di averlo denunciato per maltrattamenti nel 2011.
Poi, però, non si è mai arrivato ad un processo a suo carico, stando a quanto riferito dalle teste, perché tra i due c’è stata una “ricomposizione”. La donna ha riferito anche di aver interrotto ogni tipo di rapporto con l’ex compagno nel 2020. Domani, nelle indagini condotte dalla Polizia e coordinate dall’aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo, saranno ascoltati altre testimonianze
‘Temo per la mia vita’, il codice rosso non fu attivato nel 2024
Oltre agli ex, anche le amiche della 29enne, Nicole ed Elisa, hanno confermato il quadro delle violenze e dei soprusi. Tutti i testimoni hanno parlato di un uomo violento, capace di minacce e aggressioni fisiche, in grado di controllare la vita della ragazza. Le deposizioni sono fondamentali per capire come si siano sviluppate le dinamiche che hanno portato al femminicidio del 14 ottobre.
La Procura di Milano indaga anche sul mancato intervento del codice rosso nel 2024: il 4 settembre Pamela si era presentata al pronto soccorso di Seriate con lesioni compatibili con un pestaggio e aveva denunciato aggressioni da parte di Soncin, dichiarando di temere per la propria vita. Nonostante ciò, il codice rosso non era scattato, e la Procura di Bergamo sta approfondendo quanto accaduto.
H2: Il ruolo dell’ex moglie di Soncin e le audizioni in corso
Le pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella hanno convocato anche l’ex moglie di Soncin, originaria di Biella, che ha vissuto tra Veneto e Cervia. La sua deposizione servirà a chiarire il passato dell’uomo, il suo carattere, lo stile di vita e le cause della separazione, elementi utili a delineare il profilo dell’aggressore.
Gli interrogatori proseguono e comprendono anche testimonianze su episodi già accertati, come il trasferimento di Pamela in Sardegna dopo violenze subite all’Isola d’Elba. Andrea ha ricordato di aver trovato la ragazza con evidenti ematomi sulle braccia e di aver collaborato con un’amica per sottrarla alle minacce del compagno.
Un quadro di violenze sistematiche
Le audizioni mettono in evidenza un pattern di violenze fisiche e psicologiche, controlli costanti e minacce che avevano segnato la vita della giovane. L’indagine non si limita al femminicidio ma comprende anche episodi precedenti, quando la donna aveva denunciato Soncin senza che le autorità riuscissero a garantire una protezione efficace. La Procura cerca così di ricostruire l’intero percorso, per capire se si sarebbe potuto intervenire prima per prevenire la tragedia.
Milano sotto choc, il caso continua a scuotere la città
Il caso di Pamela Genini continua a scuotere Milano e l’opinione pubblica nazionale. Gli interrogatori in Procura offrono un quadro dettagliato della vita della giovane e delle dinamiche violente del suo compagno, confermando quanto già emerso dai racconti dei testimoni e dai verbali. Le audizioni di ex fidanzati e amiche sono fondamentali per ricostruire la catena di eventi e delineare il contesto che ha portato all’omicidio.
Le indagini proseguono a ritmo serrato, mentre la città segue con attenzione l’evoluzione di un caso che evidenzia la gravità delle violenze domestiche e la necessità di sistemi di protezione più efficaci.