La parete rocciosa dalla quale è precipitato il ragazzino a LaudesLa parete rocciosa dalla quale è precipitato il ragazzino a Laudes

Cosa è successo

Ricostruita la dinamica dell’incidente costato la vita a un bambino di dieci anni

È stata chiarita la dinamica del tragico incidente avvenuto nel tardo pomeriggio del 19 dicembre a Laudes, piccola frazione di Malles, in Val Venosta, che è costato la vita a un bambino di dieci anni, identificato con le iniziali J. A.. Il ragazzino si trovava in compagnia di un amico di undici anni, R., entrambi residenti in zona.

I due avevano detto ai genitori di voler andare a giocare al parco giochi del paese, come spesso accade in una comunità di appena 600 abitanti, dove tutti si conoscono. Dopo essersi allontanati dall’area attrezzata, hanno però deciso di imboccare un sentiero poco distante, senza rendersi conto dei pericoli.


Il sentiero e la parete rocciosa

Dal gioco all’errore fatale: la salita lungo la Sartwand

Secondo quanto riferito dal Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Silandro, i due bambini avrebbero imboccato il sentiero 10b, che costeggia una serie di salti di roccia noti come Sartwand, sopra il campo sportivo di Laudes. L’obiettivo, probabilmente, era raggiungere una piccola malga visibile più in alto.

Durante la salita, complice l’oscurità che stava sopraggiungendo e la scarsa conoscenza del percorso, i due si sono persi e si sono ritrovati su una parete rocciosa molto esposta. Nel tentativo di ritrovare il sentiero corretto, hanno continuato a salire, finché si è verificato l’incidente.


La caduta

Un volo di cento metri e l’allarme lanciato dall’amico

A un certo punto, il bambino più piccolo ha perso l’equilibrio ed è precipitato lungo il pendio roccioso per circa cento metri, morendo sul colpo. L’amico undicenne, rimasto illeso ma in fortissimo stato di shock, è riuscito a mantenere la lucidità necessaria per chiamare la madre con il cellulare e dare l’allarme.

La chiamata ha immediatamente attivato la macchina dei soccorsi.


I soccorsi

Un intervento complesso durato quattro ore

Sul posto sono intervenuti il Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Silandro, il Soccorso alpino dell’Alpenverein e i Vigili del fuoco volontari. Le operazioni si sono rivelate estremamente difficili a causa della zona impervia, del buio e della posizione esposta in cui si trovava il bambino sopravvissuto.

Il ragazzino di undici anni è stato messo in sicurezza e recuperato con il verricello dell’elicottero della Guardia di Finanza, dotato di visori notturni. A supporto dell’intervento, l’elicottero Pelikan 3 ha illuminato l’area con un potente faro.

Dopo quasi quattro ore di lavoro, il bambino è stato affidato ai sanitari e trasportato in ospedale per accertamenti. Successivamente, i soccorritori hanno recuperato anche la salma del piccolo J. A.


Il paese sotto shock

Laudes in lutto: “Qui tutti conoscono tutti”

La tragedia ha profondamente colpito l’intera comunità di Laudes. Il sindaco di Malles, Josef Thurner, si è recato personalmente sul luogo dell’incidente e ha espresso vicinanza alle famiglie.

“Siamo tutti sconvolti. In tanti in paese abbiamo figli di quella età. Spesso giocano insieme, vanno a calcio insieme. Qui tutti conoscono tutti: io conosco i genitori e il nonno del bambino”.

Un dolore collettivo, amplificato dalla dimensione ridotta del paese, dove ogni perdita diventa una ferita condivisa.


Accertamenti in corso

Le indagini per chiarire ogni dettaglio

Le autorità stanno ora procedendo con gli accertamenti di rito per chiarire nel dettaglio la sequenza degli eventi. Al momento, non emergono responsabilità di terzi: si tratterebbe di una tragica fatalità, nata da una scelta imprudente e dall’imprevedibilità di un ambiente montano che può trasformarsi rapidamente in una trappola.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *