‘Da 76 anni non si assisteva a uno scenario del genere’
Una scena mai vista prima negli Emirati Arabi Uniti.
Strade trasformate in fiumi, quartieri allagati, aeroporti in difficoltà e voli cancellati: la tempesta che ha colpito il Paese tra giovedì 18 e venerdì 19 dicembre ha riscritto la cronaca meteo di una delle regioni più aride del pianeta.
Secondo le autorità, si tratta della pioggia più intensa mai registrata a Dubai negli ultimi 76 anni, un evento estremo che ha messo sotto pressione infrastrutture, trasporti e servizi essenziali.
Piogge torrenziali e città paralizzate: Dubai e Sharjah sommerse
Fin dalle prime ore della notte, tuoni assordanti e fulmini hanno svegliato i residenti di Dubai, Sharjah e degli altri emirati del nord.
All’alba, lo scenario era surreale: strade completamente sommerse, pedoni costretti a camminare a piedi nudi con i pantaloni arrotolati, automobili bloccate e biciclette inghiottite dall’acqua fino alle ruote.
A Sharjah una delle principali arterie urbane è diventata impraticabile per ore, mentre a Dubai camion per il pompaggio dell’acqua sono stati dispiegati in tutta la città per liberare le strade e consentire il ripristino della viabilità.
Vehicles navigate floodwater in Dubai’s Al Barsha 1 following heavy rain.
— Gulf News (@gulf_news) December 19, 2025
Video by: James Martinez/Gulf News
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Voli cancellati e aeroporti sotto pressione
Le conseguenze più immediate si sono registrate nei cieli.
La compagnia Emirates ha cancellato 13 voli in partenza da Dubai, mentre decine di altri collegamenti hanno subito ritardi significativi, come confermato da un portavoce dell’aeroporto internazionale di Dubai che ha citato “condizioni meteorologiche avverse”.
Il ricordo è andato immediatamente all’aprile 2024, quando piogge record portarono alla cancellazione di oltre 2.000 voli nello stesso scalo, uno dei più trafficati al mondo.
In questo caso, entro la serata di venerdì, la situazione è gradualmente migliorata e gli aeroporti hanno comunicato un ritorno alla quasi normalità operativa.
L’allerta delle autorità: “Restate in casa se non è necessario uscire”
Con l’avvicinarsi della tempesta, la polizia di Dubai aveva invitato i residenti a rimanere in casa, limitando gli spostamenti alle sole situazioni di assoluta necessità.
Il Centro Nazionale di Meteorologia (NCM) aveva già diramato un’allerta per piogge diffuse su tutto il Paese, incluse Dubai e Abu Dhabi.
I servizi di emergenza sono rimasti in stato di massima allerta, con pattuglie di sicurezza e traffico dispiegate lungo le principali arterie per garantire interventi rapidi e prevenire incidenti.
This weather in Dubai reminded me of London😂
— Aqeel Din (@dubaidinnn) December 19, 2025
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Ras Al Khaimah l’area più colpita: oltre un anno di pioggia in due giorni
Se Dubai ha vissuto ore difficili, Ras Al Khaimah è stata l’area più colpita in assoluto.
Secondo i dati ufficiali, in alcune zone è caduta pioggia pari a oltre un anno di precipitazioni in appena 48 ore.
Il Centro Nazionale di Meteorologia ha registrato 127 millimetri di pioggia ad Al Ghaznah, mentre nel porto di Mina Saqr sono caduti 123 mm.
Le aree montuose di Jebel Al Rahibah e Jebel Jais hanno superato i 115 mm, causando inondazioni diffuse e gravi disagi alla circolazione.
Un fenomeno sempre meno raro: il peso del cambiamento climatico
Eventi di questo tipo, un tempo eccezionali, stanno diventando sempre più frequenti.
Gli scienziati della rete World Weather Attribution avevano già concluso, dopo le inondazioni del 2024 che causarono almeno quattro vittime, che le piogge torrenziali negli Emirati erano “molto probabilmente aggravate dai cambiamenti climatici”.
Anche in questa occasione, tempeste violente hanno colpito altri Paesi del Golfo, come Arabia Saudita e Qatar, dove il maltempo ha persino portato alla cancellazione di una partita di Coppa Araba.

