La 43enne è stata aggredita dall'ex in una sala slot di MarosticaLa 43enne è stata aggredita dall'ex in una sala slot di Marostica

La violenza che sconvolge il Veneto

Un sabato sera di ordinaria vita a Marostica, nel vicentino, si è trasformato in un incubo quando un uomo di 45 anni ha fatto irruzione in una sala slot del viale Monte Grappa armato di coltello. La sua vittima era l’ex moglie, una donna di 43 anni che lavorava nel locale come barista. Quello che è seguito è stato un episodio di violenza brutale, che ha lasciato la comunità veneta sgomenta e che ora si intreccia con la drammatica cronaca nera di questo inizio settembre.


Cosa è accaduto dentro la sala slot?

Erano circa le 22:50 quando il 45enne, residente a Rosà e già noto alle forze dell’ordine per precedenti, ha estratto un coltello da cucina lungo 14 cm e si è avventato contro la donna.
Secondo le testimonianze raccolte e le immagini della videosorveglianza, l’ha colpita ripetutamente al busto, al volto e alle braccia. Non pago, ha continuato con calci e pugni, incurante delle urla della vittima e delle persone presenti.


La fuga disperata della vittima

Nonostante le ferite, la 43enne è riuscita a divincolarsi e a rifugiarsi in un’altra sala del locale, chiedendo aiuto tra le slot machine. L’ex marito, in preda alla furia, l’ha raggiunta nuovamente, minacciandola di morte e colpendola ancora. Decisivo l’intervento di una cliente che, con grande coraggio, ha cercato di frapporsi tra i due e ha suggerito alla donna di nascondersi, prima di chiamare immediatamente il 112.


L’intervento dei Carabinieri

Quando i militari della Compagnia di Bassano del Grappa sono arrivati sul posto, hanno trovato l’aggressore ancora sporco di sangue. L’uomo, resosi conto dell’arrivo delle forze dell’ordine, ha lasciato cadere a terra il coltello, ormai spezzato, ed è stato subito bloccato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato.
La lama, durante i fendenti, si era frantumata in più parti: un frammento è rimasto conficcato nel gomito sinistro della vittima.


Le condizioni della donna

La 43enne è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Bassano del Grappa. È ricoverata in prognosi riservata, ma secondo i medici non è in pericolo di vita. La sua salvezza si deve alla prontezza con cui i clienti hanno reagito e all’intervento tempestivo dei Carabinieri.


Un passato di violenze già denunciate

Non era la prima volta che l’uomo mostrava comportamenti violenti nei confronti dell’ex moglie. Secondo quanto trapelato dalle indagini, già dal 2015 erano state segnalate aggressioni e liti violente, sia durante il matrimonio che dopo la separazione. La donna, trasferitasi a Romano d’Ezzelino, lavorava da qualche tempo nella sala slot dove è avvenuto l’agguato.
Un contesto che getta ombre ancora più pesanti su questo episodio, definito da molti come l’ennesima dimostrazione della fragilità del sistema di protezione delle vittime di violenza domestica.


La condanna delle istituzioni

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso la propria indignazione:

“Desidero esprimere la mia più ferma condanna per questo ennesimo episodio di violenza di genere. È una ferita profonda per la comunità veneta. Ora ci stringiamo alla vittima e alla sua famiglia”.

Voglio esprimere, a nome dell’intera cittadinanza, la più profonda solidarietà alla donna vittima di questo atto di inaudita violenza, augurandole una pronta e piena guarigione.

Su Facebook è arrivato il ringraziamento del sindaco di Marostica, Matteo Mozzo, alle forze dell’ordine. “Il mio grazie sincero ai Carabinieri per l’efficienza e il coraggio dimostrati nel bloccare l’aggressore e al personale sanitario per le cure tempestive. 𝗨𝗻 𝗿𝗶𝗻𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝗶𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗰𝗵𝗲, 𝗰𝗼𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘁𝗲𝗺𝗲𝗿𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁à, 𝗵𝗮 𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗲 𝗵𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶, 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁à 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮” – si legge nel post.

“Questo drammatico episodio ci impone una riflessione profonda: la violenza di genere è un’emergenza sociale che non possiamo e non dobbiamo tollerare. Le istituzioni devono continuare a fare la loro parte, ma è necessaria anche una cultura del rispetto che parta da ciascuno di noi, ogni giorno. 𝗔 𝗠𝗮𝗿𝗼𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗰’𝗲̀ 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮.

Quali conseguenze per l’aggressore?

Dopo l’arresto, il 45enne è stato condotto nella casa circondariale di Vicenza, in attesa della convalida davanti al Gip. Le accuse a suo carico sono pesantissime: tentato omicidio aggravato, lesioni gravissime e minacce. Essendo un pregiudicato, il suo profilo giudiziario potrebbe aggravare ulteriormente la sua posizione.
Gli inquirenti stanno valutando anche l’applicazione di misure di sicurezza aggiuntive, alla luce della pericolosità dimostrata dall’uomo e del precedente storico di violenze.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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