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Morte Andrea Purgatori, la famiglia solleva dubbi sulla diagnosi: aperta inchiesta

I carabinieri del Nas hanno già acquisito le cartelle cliniche nella struttura privata dove il giornalista Andrea Purgatori era sottoposto alle cure mediche radioterapiche. 

Andrea Purgatori, acquisite le cartelle cliniche dalla struttura privata dov’era ricoverato: il decesso a due mesi dalla diagnosi

Nell’esposto presentato in Procura a Roma dalla famiglia, si chiede che venga accertata la “correttezza delle diagnosi e delle cure apportate al loro caro, deceduto il 19 luglio 2023 dopo solo due mesi dalla diagnosi iniziale”.  Il pool legale della famiglia del giornalista è composto dagli avvocati Gianfilippo Cau, Alessandro e Michele Gentiloni Silveri. L’inchiesta è coordinata da Sergio Colaiocco. Nell’annunciare la ferale notizia del decesso i congiunti avevano fatto riferimento ad una malattia fulminante.

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Secondo quanto si apprende, il giornalista soffriva di una grave forma tumorale e aveva girato più di una clinica, oltre a quella indicata nella denuncia. Risposte potranno inoltre arrivare dall’autopsia, cui parteciperanno anche i periti nominati dalla famiglia. Solo dopo a quest’ultimo esame si svolgeranno quindi i funerali del cronista, probabilmente la prossima settimana.

Il giornalista soffriva di una grave forma tumorale ed aveva girato diverse cliniche, disposta autopsia

In particolare, come si legge nella nota, è stato chiesto che “venga accertata la correttezza della diagnosi riferita ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità di pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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