La famiglia uccisa dal monossido di carbonio in provincia di RovigoLa famiglia uccisa dal monossido di carbonio in provincia di Rovigo

Come è avvenuta la tragedia nella notte tra mercoledì e giovedì?

La notte tra mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre è diventata fatale per la famiglia moldava Balanuta a Canaro, in provincia di Rovigo. Attorno alle 23, i Vigili del Fuoco, allertati dai Carabinieri e dai colleghi del padre che non lo vedevano al lavoro da giorni, hanno trovato tre corpi senza vita nella loro abitazione in via Cesare Battisti, località Paviole: Nicolae, 51 anni, la moglie Elena, 47, e la figlia Alina, 28 anni.

Le prime indagini indicano che la causa della tragedia sia stata l’intossicazione da monossido di carbonio, fuoriuscito probabilmente da un malfunzionamento della caldaia domestica. Il gas letale ha colpito la famiglia mentre dormiva, causando anche la morte del gatto di casa.

Chi erano le vittime e il legame con la comunità locale

La famiglia Balanuta viveva in Italia da circa vent’anni, stabilitasi a Canaro dal 2021 dopo essersi trasferita dalla provincia di Ferrara. La moglie e la figlia avevano recentemente ottenuto la cittadinanza italiana, mentre il padre era in attesa del decreto. L’intera comunità locale è rimasta sconvolta dalla notizia: “Era una famiglia rispettosa e laboriosa”, commenta il sindaco Alberto Davi, “anche se riservata, erano ben voluti dai vicini”.

Nicolae lavorava come corriere, Elena come donna delle pulizie, e Alina aveva lavori saltuari presso Amazon. La tragedia è emersa grazie all’allarme lanciato dai colleghi di Nicolae, preoccupati per la sua assenza ingiustificata. I Vigili del Fuoco, muniti di dispositivi per il rilevamento dei gas, hanno confermato la presenza di monossido di carbonio nell’abitazione, provocata molto probabilmente dalla caldaia difettosa.

Interventi e accertamenti: i Vigili del Fuoco e la scoperta fatale

Il sindaco di Canaro si è reso disponibile per l’organizzazione dei funerali e per supportare i familiari provenienti da Ferrara e Germania. Le autorità locali e i Carabinieri hanno avviato gli accertamenti necessari per il dissequestro dell’abitazione e la perizia del medico legale.

Una tragedia che ha scosso il piccolo centro agricolo, ricordando quanto sia fondamentale la sicurezza domestica e il controllo periodico degli impianti di riscaldamento. L’intera comunità si stringe nel cordoglio per le vite spezzate e per la perdita di tre persone amate e rispettate.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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